Notevoli passi avanti per il progetto messo in piedi con l'assistenza del Settore Urbanistica e Progettazione Urbana della Confcommercio nazionale.

Sollecitata dall'impellenza di un incipiente svuotamento del centro storico cittadino colpito da una crisi senza precedenti, in occasione dell'Assemblea Pubblica 2013 Confcommercio Gorizia aveva proposto alle istituzioni, agli operatori economici e ai cittadini una riflessione condivisa sulla responsabilità che tutti gli attori del funzionamento del sistema economico sociale urbano, e non solo, hanno nella costruzione di linee strategiche che migliorino l'assetto operativo dei sistemi di vicinato e promuovano la qualificazione dei contesti urbani e la rivitalizzazione delle attività economiche, consentendo di ricostruire o riposizionare il complesso scenario di relazioni che nella città si realizza, a caccia di nuove vie di sostenibilità. Una crisi senza precedenti, ma che accanto alle caratteristiche globali mostra, a Gorizia, i connotati peculiari di un organismo economico e culturale basato fino agli anni Novanta su un'economia di confine, che si è letteralmente sbriciolata, senza assicurarsi una tempestiva conversione. Il Settore Urbanistica e Progettazione Urbana di Confcommercio intraprese, quindi, una prima fase di mappatura e analisi del tessuto commerciale: "Appena ebbe modo di affacciarsi alle dinamiche cittadine – ricorda il presidente Gianluca Madriz – l'architetto Angelo Patrizio ci suggerì di uscire dal centro storico e ampliare l'analisi all'intera città. Ma subito apparve chiaro che chiudersi nei confini del territorio italiano sarebbe stato un grave errore. Ci siamo così trovati a lavorare su Gorizia, ma anche su Nova Gorica e Šempeter-Vrtojba: era indispensabile analizzare e capire i sistemi commerciali urbani delle tre città in una logica unitaria. Il lavoro ha insomma fatto emergere che non si tratta di un insieme disarticolato e sparso di attività economiche quanto di veri e propri ‘sistemi commerciali urbani" che, ovunque allocati, contribuiscono a costruire la qualità urbana di Gorizia, di Nova Gorica e di Šempeter-Vrtojba'". La caratteristica del lavoro fatto è, dunque, il "riconoscimento urbanistico" dei sistemi commerciali urbani che vengono identificati e fatti entrare a pieno titolo nei processi di Pianificazione urbanistica, nella Progettazione, adozione e attuazione dei piani urbani del traffico, nella definizione del Piano triennale delle opere pubbliche, ma anche nelle linee d'azione che possono portare all'utilizzo delle risorse disponibili nella Programmazione europea 2014-2020. La valorizzazione del rapporto tra pianificazione urbanistica e programmazione commerciale è la condizione necessaria per favorire nuove dinamiche di sviluppo, sostenere la creazione di reti d'impresa e stimolare relazioni di scambio di esperienze e di tecnologie: il primo obiettivo raggiunto del nostro lavoro è la piena condivisione di questa priorità da parte di Confcommercio Gorizia, del Comune di Gorizia, del GECT per le sorti della nostra città transfrontaliera. Ad assumersi l'impegno di utilizzare questo percorso inedito è stato così non solo il presidente di Confcommercio Gorizia, ma anche il sindaco Ettore Romoli, che in occasione di un incontro in cui l'architetto Patrizio ha presentato allo stesso sindaco e ai suoi tecnici questa fase intermedia di maturazione del lavoro, ha dato pieno mandato allo stesso architetto Patrizio di rappresentare l'inedito lavoro al Parlamento europeo in occasione dell'audizione di Confcommercio nazionale che si è svolta a Bruxelles e che ha visto una mostra sulla rigenerazione urbana che ha ospitato anche il progetto di Gorizia. Il valore innovativo di questo approccio è stato sottolineato anche nell'ambito dell'appuntamento annuale di Urbanpromo, la Rassegna annuale dell'Istituto Nazionale di Urbanistica, che quest'anno si è svolta presso la Triennale di Milano, l'evento culturale di riferimento sul grande tema della rigenerazione urbana, intesa come processo di strategie, politiche, azioni, finalizzate alla realizzazione di uno sviluppo urbano sostenibile: per raccontare questa nuova Gorizia e che ha visto le relazioni  dello stesso architetto Patrizio, del presidente Madriz e della direttrice del GECT Sandra Sodini.