Alberghi: dalla Camera via libera all'emendamento "Booking"

Alberghi: dalla Camera via libera all'emendamento "Booking"

Saranno nulle le clausole che obbligano gli albergatori a non praticare alla clientela finale prezzi e condizioni migliori rispetto a quelli praticati dalla stessa impresa tramite intermediari terzi, anche online.

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7 ottobre 2015
 

Saranno nulle le clausole che obbligano gli albergatori a non praticare alla clientela finale prezzi e condizioni migliori rispetto a quelli praticati dalla stessa impresa tramite intermediari terzi, anche online: lo prevede il cosiddetto emendamento ' Booking' di Tiziano Arlotti (Pd) al ddl concorrenza approvato quasi all' unanimità dall' Aula della Camera. L'emendamento al ddl concorrenza é stato approvato pressoché all' unanimità dall' Assemblea di Montecitorio ed é stato sottoscritto dai rappresentanti di quasi tutti i gruppi parlamentari. Il governo si era rimesso all' Aula. In base al testo approvato, gli alberghi potranno vendere sui propri siti internet le camera a un prezzo inferiore rispetto a quello esposto, per le stesse camera, sui siti di intermediazione, come ad esempio Booking.com. L' emendamento dichiara "nullo ogni patto con il quale l' impresa turistico-ricettiva si obbliga a non praticare alla clientela finale, con qualsiasi modalità e qualsiasi strumento, prezzi, termini e ogni altra condizione che siano migliorativi rispetto a quelli praticati dalla stessa impresa per il tramite di soggetti terzi, indipendela Camera approva quasi all'unanimità ntemente dalla legge regolatrice del contratto".  

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