Alto Adige: "sì al riposo domenicale con l'eccezione delle località turistiche"

Alto Adige: "sì al riposo domenicale con l'eccezione delle località turistiche"

L'Unione commercio turismo servizi valuta con favore la mozione approvata dal Consiglio provinciale altoatesino che vincola la Giunta provinciale a proseguire il suo impegno per la limitazione del lavoro domenicale e festivo.

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10 novembre 2017

Il Consiglio provinciale altoatesino ha approvato all'unanimità una mozione relativa al riposo domenicale e festivo nel commercio, che vincola la Giunta provinciale a proseguire il suo impegno a favore del riposo domenicale e a introdurre misure adeguate a ottenere una limitazione del lavoro domenicale e festivo. L'Unione commercio turismo servizi Alto Adige valuta assai positivamente la discussione intorno a questo tema di grande importanza per il settore. "Siamo dell'opinione che una regolamentazione delle aperture domenicali e festive vada a tutto vantaggio della varietà del nostro panorama commerciale", sottolinea il presidente Walter Amort. Così come in passato, l'Unione continuerà a impegnarsi per il principio generale della chiusura domenicale garantito da una regolamentazione locale. "Le numerose imprese di piccole dimensioni e a conduzione familiare della nostra provincia non possono tenere i loro negozi aperti 24 ore su 24. Le aperture domenicali sono discriminatorie, perché favoriscono la formazione di gruppi di concentrazione economica e determinano distorsioni concorrenziali a svantaggio degli esercizi già esistenti, che non soltanto garantiscono l'approvvigionamento della periferia ma assicurano anche l'esistenza di località attraenti e piene di vita", afferma Amort. "Tuttavia – precisa il presidente dell'Unione – vanno previste eccezioni per le località turistiche, che ricoprono un ruolo particolare. Io sono favorevole a un'apertura dei negozi nelle zone turistiche, perché è impossibile avere un centro urbano vivace senza commercio al dettaglio; si andrebbe a perdere proprio quell'attrattività che invece cerchiamo in ogni modo di sostenere. Questo non vale solo nelle zone turistiche, ma anche in occasione di eventi speciali in occasione dei quali si attende una grande affluenza di visitatori. Se in futuro arriveremo ad avere una regolamentazione degli orari di apertura, allora sono favorevole a una basilare esclusione delle zone turistiche". La soluzione migliore sarebbe che la Provincia arrivasse a regolamentare autonomamente gli orari di apertura nei festivi, con la possibilità di stabilire un certo numero di domeniche alle quali limitarsi. Proprio in questa direzione è andata, qualche mese fa, anche la proposta dei presidenti delle due Province Autonome di Bolzano e Trento, Arno Kompatscher e Ugo Rossi, relativa agli orari di apertura dei negozi. In una lettera indirizzata al Presidente del Consiglio dei Ministri Paolo Gentiloni i due governatori hanno infatti auspicato una norma di attuazione dello Statuto di Autonomia che assegni a livello locale la competenza per regolamentare le aperture dei negozi, essendo le due Province aree alpine con bisogni e necessità diverse da altre zone.

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