Per 45 giorni una trentina di negozi avranno a disposizione per le loro vendite tre temporary shop dotati di tecnologia all'avanguardia per rendere i locali più attraenti per la clientela. Coppa: "se chiudono dieci attività sulla stessa via la politica deve iniziare a preoccuparsi".

Ascom Torino lancia un piano per fronteggiare le grandi piattaforme dell'e-commerce. L'obiettivo è rendere le vetrine e i locali fisici più appetibili per la clientela, sfruttando proprio la tecnologia grazie a sensori in grado di monitorare i passaggi e i tempi di permanenza delle persone, diffusori di profumi, specchi digitali, lled in grado di valorizzare al meglio gli articoli esposti, fino a carte da parati avveniriste che permettono in poco tempo di rinnovare il negozio. "Se a chiudere è un'attività - sottolinea la presidente dell'Ascom, Maria Luisa Coppa - è un problema di un singolo imprenditore, se sono in quattro o cinque riguarda le associazioni di categoria, ma se sono addirittura dieci sulla stessa via è la politica che deve iniziare a preoccuparsi". Sono stati selezionati una trentina di negozi che sperimenteranno questo progetto, in collaborazione con Banca Sella e Confcommercio: dietro c'è un investimento di 200mila euro. In poco tempo saranno allestiti tre temporary shop: uno nel cuore di Torino, vicino a piazza Cln, un altro in una zona con cantieri (probabilmente via Nizza) e un terzo in un'area semicentrale. "Ogni attività avrà a disposizione per un mese e mezzo questi spazi - spiega Carlo Alberto Carpignano, direttore dell'Ascom Torino che coordina il progetto - dotati delle tecnologie più all'avanguardia, così da poterle sperimentare di persona. Così potranno poi decidere se installarle nel loro negozio. Non solo. Aiuteremo queste imprese a inserirsi nell'ecommerce, spiegando loro l'importanza di avere Facebook o di collaborare con una piattaforma di vendita".