Barbagallo: "in Italia fare impresa è un'impresa, al Sud è un miracolo"

Barbagallo: "in Italia fare impresa è un'impresa, al Sud è un miracolo"

Per il segretario generale della Uil al Mezzogiorno nulla è cambiato sul fronte della burocrazia, della corruzione, della criminalità, delle infrastrutture.Il sindacato "deve essere disponibile alla flessibilità su salari, organizzazione del lavoro e produttività".

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19 marzo 2016

CERNOBBIO - Il segretario generale della Uil, Carmelo Barbagallo, è intervenuto nel panel "Nord-Sud, tre deficit strutturali: legalità, logistica, burocrazia". Con parole amare: "a distanza di 40 anni da quando, giovane sindacalista di Palermo, avevo inviato una lettera ad alcuni imprenditori settentrionali per invitarli a venire al Sud, ricevendone risposta  negativa, la situazione non è cambiata. Puntavano il dito sulla burocrazia, sulla corruzione, sulla criminalità, sulle infrastrutture, tutto è rimasto uguale: in Italia fare impresa è un'impresa, ma farla al Sud è un miracolo". E se si parla nello specifico di turismo, tema conduttore di questa edizione del Forum Confcommercio, per Barbagallo il discorso non cambia: "servono, prima di tutto, le infrastrutture.. .". Infine, un cenno al ruolo del sindacato, che "deve essere disponibili a essere flessibile su salari, organizzazione del lavoro e produttività, che non è una brutta parola. Noi non abbiamo tabu, tanto più che è ora di ridare un ruolo ai corpi intermedi".

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