Bollette:Tar Lombardia,ok ad aumenti ma serve piano per rimborsi

Bollette:Tar Lombardia,ok ad aumenti ma serve piano per rimborsi

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19 settembre 2016

Tornano ad avere validità gli aumenti delle bollette di luce e gas per il trimestre luglio-settembre che erano stati sospesi, quasi due mesi fa, dal Tar della Lombardia su ricorso del Codacons. E ciò per effetto di un'altra decisione dei giudici amministrativi lombardi che, rimandando ancora una volta il giudizio nel merito ai prossimi
mesi, hanno dato per ora l'ok ai rincari imponendo, però, all'Autorità per l'Energia di preparare un piano per gli eventuali rimborsi ai clienti in caso di bocciatura definitiva
degli aggiornamenti al rialzo stabiliti a fine giugno. Lo scorso 20 luglio, il Tar lombardo aveva bloccato in via cautelare gli aumenti scattati il primo luglio dando ragione
all'associazione dei consumatori che aveva presentato il ricorso a seguito delle speculazioni dei grossisti sul mercato del dispacciamento. Il procedimento era stato, poi, rinviato nel merito ad una camera di consiglio che si è tenuta ieri. E con l'ordinanza, depositata oggi, i giudici (presidente Mario Mosconi) hanno disposto quella che loro stessi definiscono una "misura cautelare atipica": da un lato, infatti, stabiliscono che è "impregiudicata l'efficacia dei provvedimenti impugnati", ossia i rincari del trimestre luglio-settembre tornano ad essere validi; dall'altro lato, tuttavia, il Tar impone all'Autorità per l'Energia di adottare entro 40 giorni "dalla comunicazione o dalla notificazione della presente ordinanza, un apposito provvedimento, ad efficacia subordinata all'accoglimento del ricorso, con il quale siano predeterminate sin d'ora le modalità
per la liquidazione e corresponsione automatica, senza necessità di apposita richiesta da parte dei clienti finali, dei rimborsi spettanti a questi ultimi in caso di esito favorevole della controversia". Una controversia non ancora definita nel merito e il cui esito, come scrive il collegio, è "incerto". I giudici, tra l'altro, chiariscono che "a un primo sommario esame" e "in linea di principio" il "prezzo di riferimento per il mercato tutelato" deve "coprire i costi effettivi, tra i quali rientrano quelli connessi al servizio pubblico di dispacciamento". Allo stesso modo, però, si devono "soddisfare le esigenze cautelari rappresentate dai ricorrenti", ossia dall'associazione dei consumatori, "mediante la sollecita definizione della controversia, assicurando altresì adeguata tutela all'interesse collettivo dei clienti finali alla certezza degli eventuali rimborsi". E proprio per contemperare "equamente" l'interesse dei "clienti" con quello "contrapposto" all'integrale "copertura dei costi di approvvigionamento dell'energia elettrica" il Tar ha optato per un provvedimento cautelare così particolare. E ha rinviato ancora una volta il giudizio nel merito ad una "udienza pubblica" fissata per il prossimo 16 febbraio. "Non è più sospesa la delibera di aggiornamento bollette luglio-settembre", ha spiegato in una nota l'Autorità dell'Energia, che non ha ancora deciso se dare il via o meno a rincari nelle prossime bollette, dopo lo sblocco degli aumenti deciso dai giudici. "Dal Tar arriva - ha affermato il presidente del Codacons, Carlo Rienzi - un provvedimento teso a tutelare
pienamente gli utenti dall'arroganza dell'Autorità e dei gestori elettrici, che volevano applicare gli aumenti delle tariffe nonostante questi siano stati causati da speculazioni dei
grossisti.

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