Confcommercio Torino: imprese del terziario in salute ma cala il clima di fiducia

Confcommercio Torino: imprese del terziario in salute ma cala il clima di fiducia

Presentata la ricerca sulle imprese del terziario della provincia di Torino realizzata in collaborazione con Format Research. La presidente Coppa: "I dati ci confortano rispetto allo stato di salute della generalità delle imprese del Terziario torinese ma creano forti preoccupazioni sul rallentamento del clima di fiducia".

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20 luglio 2017

Presso la sede della Confcommercio torinese di via Massena, è stata presentata la ricerca sulle imprese del terziario della provincia di Torino realizzata in collaborazione con Format Research. Stabili i principali indicatori economici nel secondo trimestre del 2017. Sulla generalità delle imprese del Terziario dell'area metropolitana di Torino si rileva però, con riferimento all'imprenditoria del settore turistico un calo della fiducia di queste imprese nei confronti dell'economia in generale, che raggiunge un differenziale di circa l'8% rispetto al primo trimestre del 2017. Il dato è preoccupante per queste imprese anche in relazione agli altri indicatori che il nostro Osservatorio misura: fiducia a che le imprese possano fare fronte agli scenari del breve periodo -7,4%, volume dei ricavi -6,7%, occupazione e fattori finanziari.  In leggero miglioramento il credito alle imprese del terziario della provincia di Torino da parte del sistema bancario. Resta al di sotto dell'area di espansione, per quanto in leggero miglioramento rispetto al primo trimestre, il livello di fiducia delle imprese del terziario della provincia di Torino con riferimento all'andamento dell'economia italiana nel suo complesso. La stessa dinamica si rileva con riferimento all'andamento della propria impresa. È necessario evidenziare il rallentamento delle imprese del turismo: l'andamento degli alberghi (fiducia nella propria attività economica) nel secondo trimestre è in media con quello delle altre imprese, ma in forte calo rispetto a quello dei primi tre mesi dell'anno. Il livello dei ricavi resta stazionario, anche a causa del decremento dei consumi (specialmente alimentari). In generale, la congiuntura è destinata a migliorare nel prossimo trimestre. Più pessimisti gli operatori del turismo. Invariata la situazione dell'occupazione. Anche in questo caso, la previsione per la seconda metà dell'anno lascia presagire un lieve miglioramento dell'indicatore congiunturale. Dopo il periodo di deflazione che ha caratterizzato il 2016, nella prima parte del 2017 si è assistito ad un rialzo dei prezzi praticati dai fornitori. Il trend è comunque visto in rallentamento, con i prezzi destinati ad abbassarsi di nuovo. Il terziario della provincia di Torino, fatti salvi alcuni segnali in controtendenza del settore turistico, si conferma in salute. A testimoniarlo, la situazione della liquidità, in miglioramento lineare da diversi trimestri a questa parte. In aumento la quota di imprese che fanno domanda di credito, come anche la percentuale di coloro che ottengono una risposta positiva (ma di queste, tre su dieci con un ammontare inferiore).

Clima di fiducia

Resta al di sotto dell'area di espansione, per quanto in leggero miglioramento rispetto al primo trimestre, il livello di fiducia delle imprese del terziario della provincia di Torino con riferimento all'andamento dell'economia italiana. L'indicatore congiunturale raggiunge quota 48,0, in aumento di due punti rispetto a marzo e con un outlook in miglioramento. Se da una parte le imprese della logistica, dei servizi alle imprese e i pubblici esercizi si confermano i comparti più «fiduciosi», dall'altra appare evidente il calo presso le gli operatori turistici. Stabile il clima di fiducia con riferimento all'andamento della propria attività. L'indicatore congiunturale è pari a 50,1 (contro il precedente 50,0), con una previsione nel breve termine che lascia presagire un'ulteriore situazione di invarianza. Anche in questo caso, è necessario evidenziare il rallentamento presso le imprese del turismo: l'andamento degli alberghi (fiducia nella propria attività economica) nel secondo trimestre è in media con quello delle altre imprese, ma in forte calo rispetto a quello dei primi tre mesi dell'anno. Il livello dei ricavi resta sostanzialmente stazionario (47,3 contro il precedente 47,4), anche a causa del decremento dei consumi (specialmente alimentari) legato all'immobilismo della domanda interna. Nel confronto su base trimestrale, si registrano variazioni positive presso le imprese del commercio no food, i pubblici esercizi, la logistica e variazioni negative presso le imprese del commercio al dettaglio alimentare e le strutture ricettive. In generale, la congiuntura è destinata a migliorare in vista dei prossimi tre mesi. Le imprese del terziario della provincia di Torino giudicano invariata la situazione dell'occupazione (36,0 contro il precedente 35,9). Le imprese di dimensioni più grandi continuano ad intervenire sugli organici oltre la media. L'outlook per la seconda metà dell'anno lascia presagire solo un lieve miglioramento dell'indicatore congiunturale. Dopo il periodo di deflazione che ha caratterizzato il 2016, nella prima parte del 2017 si è assistito ad un rialzo dei prezzi praticati dai fornitori. Il trend è comunque visto in rallentamento, con i prezzi destinati ad abbassarsi di nuovo, quindi a «migliorare» (almeno secondo il giudizio delle imprese). Migliora ancora la situazione relativa ai tempi di pagamento da parte dei clienti delle imprese del terziario (indicatore pari a 53,0 contro il precedente 50,3). La previsione nel breve termine è di un ulteriore rafforzamento. Il terziario della provincia si conferma comunque in salute. A testimoniarlo, la situazione della liquidità, in miglioramento lineare da diversi trimestri a questa parte (53,5 contro il precedente 51,9) e con la previsione di un ulteriore consolidamento nell'area di espansione. In aumento la quota di imprese che chiedono un fido, un finanziamento o la rinegoziazione di un fido o di un finanziamento. Nel secondo trimestre 2017 sono state il 25% (contro il 24,5% dei tre mesi precedenti). Parallelamente, cresce la percentuale di coloro che ottengono una risposta positiva: il 51% ha ottenuto il credito del quale aveva bisogno secondo un ammontare pari o superiore alla richiesta; il 24% ha ottenuto il credito del quale aveva bisogno secondo un ammontare inferiore a quello richiesto. In questo contesto, migliora la percezione delle imprese del terziario della provincia di Torino circa il costo del credito (tassi di interesse) ed il costo dei servizi bancari nel loro complesso. "I dati presentati questa mattina ci confortano rispetto allo stato di salute della generalità delle imprese del Terziario torinese ma creano forti preoccupazioni per quanto riguarda il rallentamento del clima di fiducia, registrato dalle imprese del turismo e del settore alberghiero. È la prima volta che le nostre indagini evidenziano questo risultato- dichiara la presidente di Ascom Confcommercio Torino e provincia Maria Luisa Coppa. Siamo convinti che si tratti di un campanello d'allarme. Come Ascom Confcommercio Torino e provincia siamo pronti ad un aperto confronto nel torinese con tutti i soggetti e gli attori che credono nel turismo come una fonte importante di sviluppo, di crescita  e di innovazione della nostra Città".

 

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