Confida: "Con aumento Iva aziende del vending in ginocchio"

Confida: "Con aumento Iva aziende del vending in ginocchio"

Presso la sede nazionale di Confcommercio a Roma si sono svolti gli Stati Generali del vending, organizzati da Confida. Il presidente Pinetti: "L'impatto dell'aumento dell'Iva dal 4 al 10% mette a rischio l'economia dell'intero settore della distribuzione automatica". "Le nostre imprese sono state messe in uno stato di emergenza".

DateFormat

18 ottobre 2013

 

Presso la sede nazionale di Confcommercio a Roma si sono svolti gli Stati Generali del vending, organizzati da Confida Al centro del dibattito, l'incremento dell'Iva dal 4 al 10%, a carico delle aziende di distribuzione automatica di cibi e bevande, il conseguente aumento dei prodotti distribuiti e l'onere complessivo da sostenere per l'adeguamento delle macchine erogatrici ai nuovi codici. . "Ci troviamo a fare gli Stati Generali - ha detto il presidente Pinetti - una volta all'anno per affrontare situazioni d'emergenza e quelli di quest'anno sono i più importanti che abbiamo mai tenuto. Come settore abbiamo subito un vero e proprio affronto: l'aumento dell'imposta dal 4 al 10% sui prodotti della distribuzione automatica comporterà un aumento di 5 centesimi per caffè e bevande calde e di 10 centesimi per le bevande fredde e gli snack. Ma, soprattutto, l'impatto dell'aumento dell'Iva mette a rischio l'economia dell'intero settore del vending".  "Le nostre imprese - ha detto ancora Pinetti - sono state messe in uno stato di emergenza. Centinaia di migliaia di distributori automatici dislocati in punti diversi del territorio dovranno essere adeguati con interventi tecnici mirati su ogni singola macchina e sistema di pagamento. Tutto questo comporta un costo diretto a carico di oltre mille imprese di circa 40 milioni". "Mi sento di chiedere - ha concluso Pinetti - solo una cosa alle istituzioni: forse anche per colpa nostra non siamo stati capaci di far conoscere il nostro mondo fatto di un migliaio di aziende e trentamila addetti.  Noi chiediamo ascolto. Non peseremo tantissimo in termini di fatturato sull'economia del Paese ma il nostro lavoro riguarda quasi venti milioni di cittadini". Per il direttore dell'Ufficio Studi di Confcommercio, Mariano Bella, l'aumento di un punto dell'Iva, dal 21 al 22%, "ha abbassato il clima di fiducia degli italiani" e l'incremento dell'imposta dal 4 al 10% per le imprese del vending "sottrarrà nel 2014 ben 104 milioni di euro al circuito degli investimenti". Dunque si "avvia verso la crisi - ha aggiunto - un settore leader che occupa 30mila addetti in Italia, con riflessi inevitabili sull'occupazione". Il mondo della politica è intervenuto Daniele Capezzone, Presidente della VI Commissione (Finanze) della Camera dei Deputati. "Vengo qui - ha detto Capezzone - con un grande senso di colpa per la specifica vicenda Iva sul vostro comparto e in particolare sulla vicenda Iva in generale". "In un provvedimento positivo come quello dell'Ecobonus - ha svelato Capezzono - sono comparsi improvvisamente tre provvedimenti di aumento tasse. Gli aumenti Iva sui distributori, sui prodotti scolastici supporti e libri. Ho proposto al governo sei ipotesi di copertura per cancellare questi aumenti.  Non se n'è fatto nulla soprattutto per il vostro settore sul quale non c'era nessuna conoscenza. Ho proposto argomenti "bipartisan"agli esponenti del governo ma senza successo".  "La politica economica e fiscale della legge di Stabilità - ha concluso Capezzone -  è nel complesso deludente  e preoccupante". 

 

 

Banner grande colonna destra interna

Aggregatore Risorse

ScriptAnalytics

Cerca