Conftrasporto a Bruxelles: "evitare dumping sociale tra Paesi Ue"

Conftrasporto a Bruxelles: "evitare dumping sociale tra Paesi Ue"

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29 aprile 2016

Bene la Commissione Ue sui provvedimenti per evitare il dumping sociale nel settore dell'autotrasporto in Europa, però occorre fare di più e andare al di là dell' obbligo del salario minimo attualmente previsto. E' il messaggio di Conftrasporto a Bruxelles, dove ha partecipato ai lavori della Conferenza sul trasporto stradale in cui la commissaria responsabile per il dossier ,Violeta Bulc, ha evidenziato come sia necessario poter ragionare sulla definizione dello status del lavoratore del trasporto che viene impegnato per un periodo lungo in un paese straniero. "Il concetto del salario minimo del Paese ospitante, menzionato dalla commissaria prendendo a esempio un lavoratore che si trova per un lungo periodo all'estero o che svolge regolarmente le sue attività all' estero, è per la nostra Confederazione un punto cruciale, al fine di evitare forme di dumping sociale tra diversi Paesi", afferma il presidente di Conftrasporto e vicepresidente di Confcommercio, Paolo Uggé. "Bisogna però andare oltre il semplice principio del salario minimo, già previsto dalla normativa vigente, e iniziare un dibattito culturale in primis e politico poi, sul costo del lavoro, che oggi provoca una competizione 'sleale' seppur legale tra le aziende europee del trasporto", sottolinea ancora. Per questo "Conftrasporto si impegna a dare massima disponibilità" alla commissaria Bulc, assicura Uggé "per portare il proprio contributo in qualità di principale realtà italiana del trasporto". 

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