Nel 2015 crescita un po' meno forte del previsto

Nel 2015 crescita un po' meno forte del previsto

L'Istat ha rivisto leggermente al ribasso la crescita del Pil per lo scorso anno: +0,7% contro il +0,8% stimato in marzo. Consumi privati aumentati dell'1,5%, reddito disponibile delle famiglie consumatrici in progresso dello 0,9%. Nel 2014 il Pil non è sceso, ma salito dello 0,1%.

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23 settembre 2016

Lieve revisione al ribasso per la crescita del 2015. L'anno scorso la variazione del Pil in volume è pari a +0,7%, con una revisione al ribasso di 0,1 punti percentuali rispetto alla stima preliminare di marzo dell'Istat che era pari a +0,8%. Lo ha precisato l'Istituto spiegando che i dati incorporano la revisione dei conti nazionali relativa al triennio 2013-2015, effettuata per tenere conto delle informazioni acquisite dopo la stima pubblicata a marzo. Nel 2015 il Pil ai prezzi di mercato risulta pari a 1.642.444 milioni di euro correnti, con una revisione al rialzo di 6.072 milioni rispetto alla stima precedente. Sempre nel 2015 gli investimenti fissi lordi sono cresciuti dell'1,3%, i consumi finali nazionali dell'1%, le esportazioni di beni e servizi del 4,3% e le importazioni del 6%. Il valore aggiunto, a prezzi costanti, è aumentato del 3,7% in agricoltura, silvicoltura e pesca, dell'1,3% nell'industria in senso stretto e dello 0,4% nel settore dei servizi. Nelle costruzioni si è registrato, invece, un calo dell'1,2%. Per l'insieme delle società non finanziarie, la quota di profitto è pari al 41% e il tasso di investimento al 19,3%. Il reddito disponibile delle famiglie consumatrici ha segnato una crescita dello 0,9% sia in valore nominale, sia in termini di potere d'acquisto. Poiché i consumi privati sono aumentati dell'1,5%, la propensione al risparmio delle famiglie è scesa all'8,3% (dall'8,9% del 2014). L'indebitamento netto delle Amministrazioni pubbliche in rapporto al Pil è pari nel 2015 a -2,6% (-3% nel 2014), con un valore invariato rispetto alla stima pubblicata a marzo. Il saldo primario (indebitamento netto meno la spesa per interessi) è pari all'1,5% del Pil. A sorpresa, l'Istat ha rivisto anche l'andamento del Pil nel 2014, che è dato in crescita dello 0,1% rispetto al -0,3% delle stime del marzo scorso.

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