Riqualificazione sismica: la filiera edile tra presente e futuro

Riqualificazione sismica: la filiera edile tra presente e futuro

A Roma si è svolto un convegno organizzato da Federcomated e Sercomated per affrontare a 360 gradi i temi della prevenzione e della ricostruzione sismica. "Su un tema così rilevante tutte le parti coinvolte, dalle istituzioni all'intera filiera edile, si devono mettere a sistema".

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25 ottobre 2017

L'Italia, che da sempre convive e fa i conti con i terremoti, è chiamata a riflettere con urgenza su come tutta la filiera edile – dalla politica alla progettazione, dalla produzione alla distribuzione delle soluzioni costruttive fino alle imprese edili – possa affrontare le sempre più frequenti emergenze sismiche che coinvolgono l'Italia da Nord a Sud e contribuire alla prevenzione e messa in sicurezza gli edifici italiani tramite lo sviluppo e l'applicazione di soluzioni innovative ed efficaci. Sono queste le linee guida attorno alle quali si è sviluppato il convegno "Il ruolo della filiera edile nella riqualificazione sismica, tra legislazione, politica e opportunità sociali" organizzato da Federcomated e Sercomated a Roma nella sede di Confcommercio di Piazza Belli. Sei milioni di edifici in cattivo, se non pessimo stato. È questo uno dei dati più significativi - fornito da Andrea Barocci di Associazione Ingegneria Simica Italiana. Federcomated ha lanciato anche l'iniziativa "Adotta una scuola", che prevede che ogni distributore di materiali edili diventi tutor di una scuola del suo territorio, in modo da poter supervisionare e consigliare al meglio gli istituti scolastici italiani in termini di sicurezza e riqualificazione, fornendo anche supporto e consulenza. Un'iniziativa importante, fortemente voluta dal mondo della rivendita e della produzione di materiali per l'edilizia che va a inserirsi in un contesto di estrema attualità: è di qualche giorno infatti il rapporto di Legambiente Ecoscuole, che fotografa ben 15.055 edifici scolastici che necessitano una riqualificazione in termini sismici, operazione che l'associazione ritiene realizzabile in un tempo di 113 anni se non si assisterà a una svolta decisa dei tempi e modi di realizzazione.Il presidente di Federcomated, Giuseppe Freri, dopo aver ricordato  i "numeri" della federazione in termini di fatturato e aver ringraziato l'attività di Confcommercio come associazione di rappresentanza, ha sottolineato l'importanza di un tavolo paritetico tra industria e distribuzione all'interno della filiera della costruzioni. "Oltre il 70% del nostro Paese si trova in zona sismica e alla luce degli ultimi eventi per gli italiani è diventata una priorità assoluta proteggersi dal rischio e mettere in sicurezza il loro bene più prezioso, ovvero la casa – ha spiegato Gabriele Nicoli, vice presidente Sercomated. Difendere il nostro territorio è un dovere ed è oggi quanto mai necessario fare chiarezza su tutti i punti fondamentali di una tematica così complessa, dalla classificazione sismica agli sgravi fiscali, all'applicazione corretta delle legislazioni per poter procedere alla riqualificazione e all'adeguamento sismico degli edifici con le soluzioni tecnologiche e i materiali che il mercato offre"."L'Italia è uno dei Paesi a maggior rischio sismico di tutto il bacino del Mediterraneo quindi l'informazione a tutti i livelli e la prevenzione diventano un'assoluta necessità – ha aggiunto il presidente di Sercomated Luca Berardo – Diventa inoltre altrettanto importante che su un tema di tale rilevanza e importanza, tutte le parti coinvolte, dalle istituzioni all'intera filiera edile si mettano a sistema per fare insieme chiarezza sullo stato dell'arte in Italia e studiare interventi sul patrimonio immobiliare esistente volti a evitare quelle conseguenze umane ed economiche che gli eventi drammatici degli ultimi anni ci hanno mostrato". La sismica viene quindi affrontata a tutto tondo da Sercomated, che mette al posto di "regia" l'industria e la progettazione edile chiamando come "braccio armato" le rivendite: centri e luogo di incontro tra le soluzioni tecnologiche, rese disponibili capillarmente sul territorio, e le opportunità sociali; per un'edilizia che deve costruire meglio. Al convegno ha partecipato il presidente dell'VIII Commissione Ambiente, Territorio e Lavori Pubblici, Ermete Realacci. "Bisogna tramutare i problemi che abbiamo in opportunità economiche. Fare investimenti in campo ambientale - ha detto realacci - le imprese che lo fanno sono quelle che crescono di più ed esportano di più". "L'edilizia che può ripartire oggi è un edilizia di riqualificazione e non di speculazione. E' fondamentale - ha concluso Realacci - la partita del consolidamento antisismico". Per Confcommercio, oltre al presidente Sangalli (vedi articolo allegato N.d.R.) sono interventuti Alberto Marchiori, incaricato per le Politiche Europee di confcommercio per la rigenerazione urbana, che ha presentato il Protocollo Confcommercio Anci sulla riqualificazione dei centri urbani e Pierpaolo Masciocchi, responsabile settore Ambiente e Utilities, che ha illustrato le linee guida del Sismabonus.      

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