Credito: anche per l'Ocse pmi penalizzate rispetto all'industria

Credito: anche per l'Ocse pmi penalizzate rispetto all'industria

Studio sul finanziamento delle pmi nell'area industrializzata: l'Italia è uno dei sei Paesi in cui lo stock di prestiti alle piccole e medie imprese nel 2013 resta sotto i livelli del 2007, mentre il calo del credito è stato più accentuato rispetto alle grandi industrie.

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17 aprile 2015
Il credito resta difficile e caro per le pmi italiane e la crisi ha moltiplicato le difficoltà che emergono anche dal confronto internazionale. A certificarlo è l'Ocse in uno studio sul 
finanziamento delle pmi nell'area industrializzata, diffuso a  Washington in occasione delle riunioni primaverili dell'Fmi e della Banca Mondiale. L'Italia è uno dei sei Paesi in cui lo  stock di prestiti alle pmi nel 2013 resta sotto i livelli del 2007. In realtà mentre il credito alle pmi ha continuato a crescere nei primi anni della crisi, dal 2011 - con la seconda recessione - ha iniziato una discesa che dal -1,1% del 2011 si è accentuata al -3,6% del 2013, contrariamente a quanto è avvenuto nella maggior parte degli altri Paesi 
Ocse. Inoltre nella Penisola il calo del credito alle pmi è stato più accentuato rispetto alle grandi industrie. La quota di finanziamento bancario alle pmi - a livello di stock 
- è rimasta per altro stabile tra il 18-19% nel 2007-13 del credito totale, che è però uno dei livelli più bassi dell'Ocse. 

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