Credito più facile ma non per le piccole imprese

Credito più facile ma non per le piccole imprese

Nel terzo trimestre 2014 le banche che hanno applicato condizioni meno stringenti ai prestiti alle imprese hanno superato gli istituti che hanno irrigidito la propria offerta. Secondo Moody's però "non si prevede nel breve termine un'accelerazione nella disponibilità di credito per le piccole realtà".

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12 dicembre 2014

 

Per quanto piccola, è pur sempre una svolta. Per la prima volta dal 2007, nel secondo e nel terzo trimestre del 2014 il credito nell'Eurozona è diventato più facile. O, meglio, le banche che hanno applicato condizioni meno stringenti ai prestiti alle imprese hanno superato in numero gli istituti che invece hanno ancora irrigidito la propria offerta. E per il quarto trimestre le previsioni parlano di un ulteriore allentamento. I dati sono stati pubblicati dalla Bce e ripresi in un rapporto della svizzera Vontobel. Che sottolinea poi un altro aspetto, questa volta sul fronte giapponese: il maxi fondo pensione governativo nipponico ha cambiato strategia, puntando ora di più sui titoli azionari e sugli investimenti all'estero. Anche questa è una buona notizia per l'Europa. Ma c'è Europa e Europa. Non solo nelle differenze tra nocciolo centro-nordico e periferia mediterranea. Ma anche in quelle tra grandi e piccole imprese. Ieri — nello stesso giorno dell'asta Bce alle banche, che non ha fatto il pieno — Moody's ha pubblicato un nuovo rapporto sul credito. Nello studio si prospettano "maggiori opzioni di finanziamento" per le imprese europee in generale, ma si precisa che «non si prevede nel breve termine un'accelerazione nella disponibilità di credito per le piccole realtà".

 

tratto dalla rubrica "Sussurri e Grida" del Corriere della Sera  (g.str.)

 

 

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