Debiti PA, cessione dei crediti ancora al palo

Debiti PA, cessione dei crediti ancora al palo

Scade domani il termine per presentare la richiesta di certificazione: finora dalle imprese 73mila istanze per un totale di 7,6 miliardi. Poche le banche già operative, molti i dinieghi opposti dalle Pa debitrici.

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30 ottobre 2014

Ancora 24 ore per presentare domanda di certificazione del proprio credito commerciale con la Pubblica amministrazione. Poi le porte per cedere la somma a una banca, con il sistema che prevede la garanzia dello Stato, si chiuderanno. A sentire gli addetti ai lavori il primo bilancio per la verità è piuttosto deludente. Non tanto per il numero delle istanze presentate, che è comunque ancora basso - alla data del 27 ottobre erano 73.224 per un controvalore di 7,6 miliardi - quanto, soprattutto, per le risposte delle Pa debitrici e per le operazioni successivamente andate a buon fine con unabanca. Per questo piano, in seguito al decreto legge 66, la Cassa depositi e prestiti, alla quale le banche possono a loro volta in ultima istanza cedere il credito, ha messo a disposizione per le spese correnti un plafond di 10 miliardi, fmora superiore alla domanda. Le imprese registrate alla piattaforma di certificazione sono 18.950, con un trend in ascesa, ma siamo comunque al di sotto delle previsioni tanto che qualcuno ipotizza una riapertura dei termini (da inserire magari nella legge di stabilità). Quanto alle risposte delle Pa, il ministero dell'Economia non ha ancora reso noti i dati delle istanze accolte (le amministrazioni hanno 30 giorni di tempo, poi può essere nominato un commissario ad acta). Ma abbondano le segnalazioni di imprese che hanno ricevuto contestazioni dagli enti debitori, in alcuni casi con note tecnicamente dettagliate, in molti altri con motivazioni che difficilmente possono rientrare nella categoria del "diniego puntualmente motivato" come prescrive il Dl 66. Le aziende più fortunate, che hanno già in tasca la certificazione, possono chiedere di cedere il credito in modalità pro-soluto ad un tasso di sconto massimo pari all'1,9% per importi fino a so.000 euro e all'1,6% per somme superiori.

 

Tratto dal Sole 24 Ore del 30 ottobre 2014

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