Decreto lavoro: dalla Camera arriva la fiducia

Decreto lavoro: dalla Camera arriva la fiducia

Sì dell'Aula della Camera al decreto legge Lavoro, sul quale il governo Renzi ha posto mercoledì la fiducia. Il testo, approvato con 263 voti a favore, 161 contrari e un astenuto, passa ora all'esame del Senato.

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23 aprile 2014

 

Sì dell'Aula della Camera al decreto legge Lavoro, sul quale il governo Renzi ha posto mercoledì la fiducia. Il testo, approvato con 263 voti a favore, 161 contrari e un astenuto, passa ora all'esame del Senato.  Il testo uscito dalla Commissione Lavoro prevede che i contratti a tempo determinato potranno essere prorogati al massimo cinque volte, per un periodo complessivo di 36 mesi; il congedo di maternita' sara' conteggiato, ai fini del 'diritto di precedenza'; l'apprendistato pubblico torna obbligatorio, ma l'offerta dovra' essere garantita dalle regioni entro 45 giorni. Le norme saranno applicate sui nuovi contratti e chi oggi si trova fuori dalle regole, avra' tempo fino al 31 dicembre per adeguarsi. umerose le modifiche apportate dalla commissione Lavoro della Camera sulle norme che riguardano i contratti a tempo determinato, a partire dall'emendamento con cui si stabilisce che il congedo di maternita' ''concorre a determinare il periodo di attivita' lavorativa utile a conseguire il diritto di precedenza'' nel caso di assunzione a tempo indeterminato, da parte dell'azienda. Alle stesse lavoratrici e' anche riconosciuto il diritto di precedenza anche nelle assunzioni a tempo determinato effettuate dal datore di lavoro entro i successivi 12 mesi, ''con riferimento alle mansioni gia' espletate in esecuzione dei precedenti rapporti a termine''. La proposta di modifica prevede, inoltre, che il datore di lavoro ''e' tenuto a informare il lavoratore del diritto di precedenza'' attraverso ''comunicazione scritta da consegnare al momento dell'assunzione''. I contratti a tempo determinato potranno raggiungere il tetto massimo del 20% rispetto al numero dei lavoratori assunti a tempo indeterminato. La sanzione prevista per chi non rispetta la regola e' l'assunzione a tempo indeterminato. ''I lavoratori assunti a termine, in violazione del limite percentuale, sono considerati lavoratori subordinati a tempo indeterminato, sin dalla data di costituzione del rapporto di lavoro''. Novita' in arrivo anche per gli apprendisti: le aziende con piu' di 30 dipendenti dovranno assumere almeno il 20% degli apprendisti, prima di poter stipulare nuovi contratti. ''Per i datori di lavoro che occupano almeno 30 dipendenti l'assunzione di nuovi apprendisti e' subordinata alla prosecuzione a tempo indeterminato del rapporto di lavoro, al termine del periodo di apprendistato, nei 36 mesi precedenti la nuova assunzione, di almeno il 20% degli apprendisti dipendenti dallo stesso datore di lavoro''. Tra le modifiche introdotte c'e' anche una norma di 'principio': con un emendamento al primo articolo del decreto, si precisa che le norme vengono introdotte ''in considerazione della perdurante crisi occupazionale'', per ''rafforzare le opportunita' di ingresso nel mercato del lavoro''. Il rapporto di lavoro subordinato a tempo indeterminato, si chiarisce inoltre, ''costituisce la forma comune del rapporto di lavoro''. Le norme per i contratti di lavoro a termine e per l'apprendistato valgono solo per i rapporti costituiti successivamente all'entrata in vigore del decreto legge lavoro.
 

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