Draghi ottimista: "ripresa più forte e stabile"

Draghi ottimista: "ripresa più forte e stabile"

In audizione alla Camera il presidente della Bce ha sottolineato che "le prospettive di crescita sono in questo momento più favorevoli che negli ultimi anni". Grazie al quantitative easing l'Italia potrebbe vedere l'economia crescere "di un punto percentuale entro il 2016".

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23 marzo 2015

Dopo il lancio del quantitative easing il presidente della Bce, Mario Draghi, sembra sempre più ottimista sulla ripresa economica nella zona euro. Nella sua prima audizione alla Camera da presidente della Banca cetra europea ha infatti dichiarato che "le prospettive di crescita sono in questo momento più favorevoli che negli ultimi anni", grazie agli "effetti positivi del crollo dei prezzi dei prodotto energetici, la politica monetaria espansiva e le riforme strutturali varate in diversi paesi dell'area che cominciano a fare sentire i propri effetti". La ripresa economica sta acquistando "forza e stabilità" mentre si attenua l'allarme deflazione, visto che l'inflazione tornerà "a valori prossimi al 2%".  Draghi ha poi rimarcato l'importanza delle riforme, necessarie per aumentare la produttività.
Buone notizie anche per l'Italia, che grazie alla spinta del quantitative easing potrebbe vedere l'economia crescere "di un punto percentuale entro il 2016".  "Intendiamo continuare con questi acquisti fino alla fine di settembre del 2016 o fino a quando l'inflazione non si avvicina durevolmente ai nostri obiettivi", ha spiegato Draghi rivelando che "le misure fino ad ora adottate si sono dimostrate efficaci".

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