Federsicurezza, nuovo "perimetro" di applicazione per il contratto nazionale

Federsicurezza, nuovo "perimetro" di applicazione per il contratto nazionale

Le rappresentanze datoriali hanno presentato una bozza di proposta condivisa sul nuovo perimetro di applicazione del contratto della vigilanza privata, in particolare con riferimento ai servizi di sicurezza non armata.

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21 febbraio 2017

Il lavoro delle parti sociali per il rinnovo del Ccnl vigilanza privata e servizi fiduciari si arricchisce di un nuovo tassello: le rappresentanze datoriali hanno presentato una bozza di proposta condivisa sul nuovo perimetro di applicazione del contratto, in particolare con riferimento ai servizi di sicurezza non armata. La proposta avanzata, che estende l'ambito applicativo del contratto anche ad altre attività normate dal DM 269/2010 (stewarding e servizi di controllo delle attività di intrattenimento e spettacolo in luoghi aperti al pubblico o in pubblici esercizi - ex "buttafuori"), è stata trattenuta come utile elemento di confronto da parte dei sindacati, che in occasione del prossimo incontro presenteranno la loro ipotesi correttiva. Una questione strettamente collegata all'ambito di applicazione del contratto, e ampiamente dibattuta, è stata poi quella della rappresentanza e rappresentatività, anche alla luce dei recenti eventi di "pirateria contrattuale" che affliggono il settore. Per Luigi Gabriele, Presidente di FederSicurezza, "l'idea di "filiera della sicurezza", della quale ci facciamo promotori da ormai un decennio e che finalmente incontra la condivisione anche delle nostre controparti, implica in quanto tale un contratto dall'impianto innovativo, che superi le tradizionali "sezioni" distaccate, chiaramente nel rispetto delle caratteristiche e delle prerogative di ciascuna mansione. Ecco perché la classificazione del personale, a nostro avviso, è un nodo basilare da sciogliere per poter dare vita ad un contratto modulare - abbiamo in mente il contratto del turismo, per citare un esempio - in cui possano coesistere una parte comune alle diverse categorie - affini ma non sovrapponibili - ed il contestuale rispetto delle varie specificità, in modo da poter rispondere nel modo più efficace possibile alle differenti - e mutate nel tempo - esigenze di ciascuna, anche, ad esempio, con riferimento all'organizzazione del lavoro. Siamo in una fase di forte stagnazione dell'inquadramento contrattuale rispetto all'evoluzione del mercato, e anche per questo motivo, se c'è da ambo i lati del tavolo una volontà veramente innovativa e un sentire comune, c'è bisogno di un lavoro importante per gettare basi solide e coerenti al nuovo impianto, e di farlo in tempi ragionevoli, tenendo ben presente che il mercato continua a sopravanzarci senza sosta e che l'assenza di un contratto uniforme e omogeneo rende impraticabile, nei fatti, e solo per citarne uno, anche il sistema dei cambi di appalto…".

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