Stabile la fiducia dei consumatori, giù quella delle imprese

Stabile la fiducia dei consumatori, giù quella delle imprese

A novembre l'indice Istat è rimasto sostanzialmente fermo per i consumatori (107,9 contro i 108 di ottobre) ed è sceso di poco per le imprese (da 101,7 a 101,4). Fa eccezione il commercio, in progresso di 5,5 punti. Nei servizi di mercato calo di 1,4 punti.

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28 novembre 2016

Nel novembre scorso la fiducia dei consumatori è rimasta sostanzialmente stabile a quota 107,9 (era 108 a ottobre), mentre il clima di fiducia delle imprese è sceso lievemente, da 101,7 a 101,4, con cali per tutti i settori tranne il commercio. Lo comunica l'Istat. Tra i consumatori, il clima economico è stazionario mentre la componente futura peggiora. Al contrario, dopo tre cali, il clima personale e quello corrente migliorano. I giudizi sulla situazione economica del Paese scendono lievemente così come le aspettative, che toccano il valore più basso da marzo 2014. Per quanto riguarda invece le imprese, nella  manifattura l'indice passa da 102,9 a 102,0, nei servizi di mercato da 106,6 a 105,2, nelle costruzioni da 125,8 a 124,2;  nel commercio al dettaglio l'indice sale da 101,6 a 106,5.  Nei servizi, si deteriorano i giudizi sul livello degli ordini (da 8 a 6 il saldo) e le attese   sull'andamento generale dell'economia (da 5 a 3); il saldo  delle attese sugli ordini rimane stabile a quota 5. Nel  commercio al dettaglio migliorano sia i giudizi sulle vendite  correnti sia quello relativo alle aspettative sulle vendite  future; in calo sono giudicate, infine, le scorte di  magazzino. Il clima di fiducia migliora nella grande  distribuzione (da 100,1 a 108,9), ma peggiora in quella  tradizionale (da 104,6 a 100,4). Nella prima, aumenta sia il  saldo dei giudizi sulle vendite correnti sia quello relativo  alle aspettative sulle vendite future; nella seconda, al  contrario, i due saldi diminuiscono decisamente. 

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