Fisco: il governo "vara" la dichiarazione precompilata

Fisco: il governo "vara" la dichiarazione precompilata

Il Consiglio dei ministri ha esaminato il decreto legislativo sulle semplificazioni fiscali che introduce il 730 precompilato. Il provvedimento, dopo il secondo esame preliminare del Cdm, passa ora al vaglio delle commissioni parlamentari competenti e tornerà in Cdm per l'approvazione definitiva. "Una rivoluzione per 30 milioni di contribuenti".

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19 settembre 2014

 

"L'introduzione della dichiarazione precompilata realizza una rivoluzione nella gestione del rapporto tra Amministrazione finanziaria e cittadino, che per circa 30 milioni di contribuenti (lavoratori dipendenti e pensionati) inizia gia' nel 2015". E' quanto si legge in una nota diramata al termine del Consiglio dei ministri che ha effettuato oggi un secondo esame preliminare del decreto legislativo contenente disposizioni in materia di semplificazioni fiscali, in attuazione della delega fiscale."Attualmente - si legge nel comunicato
- spetta al contribuente l'indicazione dei dati per la compilazione del modello dichiarativo e l'amministrazione finanziaria e' chiamata poi ad effettuare le verifiche e a comunicarne gli esiti. Con l'invio della dichiarazione precompilata, invece, e' l'Amministrazione finanziaria il soggetto obbligato a raccogliere ed elaborare i dati, al fine di inviarne le risultanze al contribuente, secondo una rigida scadenza temporale. Al contribuente rimane l'obbligo di verificare l'esattezza e la completezza dei dati in possesso dell'Amministrazione finanziaria. Peraltro, l'adozione del modello della dichiarazione precompilata determina una ridefinizione del ruolo oggi svolto dai soggetti che effettuano l'assistenza fiscale del contribuente". "Accogliendo una condizione contenuta nel parere della Commissione finanze della Camera, viene precisato che - spiega la nota del governo -, se la dichiarazione e' presentata a un CAF o a un professionista abilitato, i controlli documentali saranno effettuati, mediante richiesta, al soggetto che ha apposto il visto di conformita', anche in relazione ai dati forniti all'Agenzia delle Entrate dai soggetti terzi (banche, assicurazioni, ecc), senza piu' rivolgersi al cittadino. In tal caso, il CAF o il professionista hanno a disposizione 60 giorni per la trasmissione in via telematica all'Agenzia delle Entrate della documentazione e dei chiarimenti richiesti. Entro lo stesso termine di 60 giorni devono essere versate le somme richieste a seguito dei controlli nei confronti dei suddetti intermediari". "Per l'elaborazione della dichiarazione precompilata, l'Agenzia delle Entrate - si aggiunge - utilizzera' le informazioni disponibili in Anagrafe tributaria (ad esempio la dichiarazione dell'anno precedente e i versamenti effettuati), i dati trasmessi da parte di soggetti terzi (ad esempio banche, assicurazioni ed enti previdenziali) e i dati contenuti nelle certificazioni rilasciate dai sostituti d'imposta con
riferimento ai redditi di lavoro dipendente e assimilati, ai redditi di lavoro autonomo e ai redditi diversi (ad esempio, compensi per attivita' occasionali di lavoro autonomo)."A partire dalla dichiarazione dei redditi da presentare nel 2016, relativa all'anno d'imposta 2015, l'implementazione delle informazioni preliminarmente acquisite dall'Agenzia delle Entrate con i dati del sistema Tessera Sanitaria consentira' - si spiega ancora nella nota - di inserire nella dichiarazione i dati relativi alle spese mediche, di assistenza specifica e delle spese sanitarie che danno diritto a deduzioni dal reddito o detrazioni d'imposta. La norma prevede l'istituzione, all'interno dell'Agenzia delle Entrate, di un'apposita unita' di monitoraggio, la quale riceve e gestisce i dati contenuti nei flussi informativi sopra descritti, verificando la completezza, la qualita' e la tempestivita' delle trasmissioni".
 
 

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