In crescita fatturato e ordinativi

In crescita fatturato e ordinativi

Ad aprile, rispetto al mese precedente, incremento sia per il fatturato (+2,1%), sia per gli ordinativi (+1%). L'aumento del fatturato è trainato dalla crescita del mercato interno (+3,1%) quello degli degli ordinativi da un deciso incremento del mercato estero (+8,1%).

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23 giugno 2016

Ad aprile, rispetto al mese precedente, nell'industria si rileva un incremento sia per il fatturato (+2,1%), sia per gli ordinativi (+1,0%). Lo rende noto l'Istat. L'aumento del fatturato è trainato dalla significativa crescita del mercato interno (+3,1%), mentre si rileva una sostanziale stabilità di quello estero (+0,2%). La crescita degli ordinativi è sintesi di una flessione sul mercato interno (-3,9%) e di un deciso incremento su quello estero (+8,1%). Nella media degli ultimi tre mesi, l'indice complessivo del fatturato mostra una leggera flessione (-0,2%) rispetto ai tre mesi precedenti (-0,3% per il fatturato interno e -0,1% per quello estero). Al netto dell'energia si rileva un incremento dello 0,5%. Corretto per gli effetti di calendario (i giorni lavorativi sono stati 20 contro i 21 di aprile 2015), il fatturato totale registra in termini tendenziali una variazione positiva dello 0,1% (+0,1% sul mercato interno e -0,1% su quello estero). Gli indici destagionalizzati del fatturato segnano incrementi congiunturali per l'energia (+10,0%), i beni intermedi (+1,8%), i beni strumentali e i beni di consumo (+1,4% per entrambi). L'indice grezzo del fatturato cala, in termini tendenziali, del 3,0%: il contributo più ampio a tale flessione viene dalla componente interna dell'energia. Per il fatturato l'incremento tendenziale più rilevante si registra nelle altre industrie manifatturiere (+9,1%), mentre la maggiore diminuzione riguarda la fabbricazione di coke e prodotti petroliferi raffinati (-20,2%). Nel confronto con il mese di aprile 2015, l'indice grezzo degli ordinativi segna un calo dell'11,3%. La flessione maggiore si osserva nella fabbricazione di mezzi di trasporto (-29,4%), dovuta al comparto degli altri mezzi di trasporto.
 

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