In Italia spesa pubblica al 50% del Pil

In Italia spesa pubblica al 50% del Pil

Rapporto comparativo Ocse sui governi e le pubbliche amministrazioni dei Paesi membri: nel 2011 la spesa pubblica italiana era di circa 4 punti superiore alla media, mentre il debito la superava di oltre il 40%. Giù la fiducia dei cittadini nel governo, scarso l'utilizzo di Internet nei rapporti con la P.A.

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14 novembre 2013

Nel 2011 la spesa pubblica nel nostro Paese arrivava quasi al 50% del Pil,contro il 45,4% della media Ocse, e il debito pubblico al 120%, oltre 40 punti percentuali in più della media (79%). Lo riferisce l'Ocse, in un rapporto comparativo sui governi e le pubbliche amministrazioni dei Paesi membri. Nel dettaglio, in Italia sono superiori alla media le spese in welfare (41% contro 35,6%) e servizi pubblici generali (17,3% contro 13,6%); inferiori alla media le spese in educazione (8,5% contro 12,5%) e difesa (3% contro 3,9%). Dalla ricerca emerge anche che i senior manager della pubblica amministrazione centrale italiana sono i più pagati dell'area Ocse, con uno stipendio medio di 650 mila dollari, oltre 250mila in più dei secondi classificati (i neozelandesi con 39mila dollari) e quasi il triplo della media Ocse (232 mila dollari). Quanto alla fiducia di cittadini nel governo, l'Italia è al 28%, due punti in meno rispetto al 2007.  Il dato italiano è ben al di sotto della media dei Paesi dell'organizzazione (40%) e delle percentuali registrate in Francia (44%), Germania (42%) e Gran Bretagna (47%). In testa alla classifica della fiducia nei loro governi ci sono Svizzera (77%) e Lussemburgo (74%), in coda Grecia (13%), Giappone e Repubblica Ceca (17%). Gli italiani hanno poca fiducia anche nel sistema giudiziario (38% contro una media Ocse del 51%) e in quello sanitario (55% contro 71%), mentre ne hanno molta nella polizia locale (76% contro 72%).  L'Italia resta indietro tra i Paesi Ocse, infine, per l'utilizzo di Internet nei rapporti con la pubblica amministrazione: solo il 19% dei cittadini italiani usano la rete per interagire con enti locali e governo centrale, contro una media Ocse del 50%. Solo il Cile, con il 7%, ha un risultato peggiore, mentre tutti i grandi Paesi europei sono al di sopra del 40%: la Gran Bretagna al 43%, la Spagna al 45%, la Germania al 51% e la Francia al 61%.  La percentuale di utilizzatori di servizi di e-government cresce nettamente per quanto riguarda le imprese, al 76%, ma resta la penultima tra i Paesi Ocse, davanti alla sola Svizzera, e nettamente inferiore alla media, che si attesta all'88%.

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