L'Istat conferma: i prezzi rivedono il segno più

L'Istat conferma: i prezzi rivedono il segno più

La stima preliminare era corretta: a settembre i prezzi al consumo tornano positivi, su base annua, dopo sette mesi di cali: +0,1%. Su base mensile c'è comunque un calo dello 0,2%.

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14 ottobre 2016

Nel settembre scorso l'indice nazionale dei prezzi al consumo per l'intera collettività è calato dello 0,2% su base mensile, mentre è aumentato dello 0,1% tendenziale. L'Istat conferma dunque la stima preliminare diffusa nelle scorse settimane che vede i prezzi al consumo tornare positivi, su base annua, per la  prima volta dopo sette mesi di cali. Questa inversione di tendenza è dovuta principalmente al marcato ridimensionamento della flessione dei prezzi dei Beni energetici sia non regolamentati (-2,7%, da -7,0% di agosto) sia regolamentati (-3,8%, da -5,9%) e, in misura minore, alla ripresa della crescita tendenziale dei prezzi dei Servizi relativi ai trasporti (+1,1%; la variazione era nulla il mese precedente). Al netto degli alimentari non lavorati e dei beni energetici, l'inflazione di fondo sale a +0,5% (da +0,4% di agosto); al netto dei soli beni energetici si attesta a +0,5% registrando, rispetto al mese precedente (+0,6%), un rallentamento di lieve entità. L'inflazione acquisita per il 2016 risulta pari a -0,1% (era nulla il mese precedente).  Rispetto a settembre 2015, i prezzi dei beni fanno registrare una flessione pari a -0,2% (era -0,5% ad agosto), mentre il tasso di crescita dei prezzi dei servizi scende a +0,4% (da +0,5% del mese precedente). Di conseguenza, rispetto ad agosto 2016, il differenziale inflazionistico tra servizi e beni si riduce di quattro decimi di punto percentuale.

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