Informazione consumi energetici, Aires perplessa sulle nuove norme

Informazione consumi energetici, Aires perplessa sulle nuove norme

L'Associazione Italiana Retailer Elettrodomestici Specializzati si dice contraria al Regolamento europeo che abroga la Direttiva 2010/30/UE.

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2 ottobre 2015

E' al vaglio dei Parlamenti nazionali la proposta della Commissione Europea che abroga la Direttiva 2010/30/UE e le relative leggi nazionali di recepimento per sostituirla con un Regolamento che si applicherà contemporaneamente in tutti i Paesi dell'Unione. Questo il tema principale discusso in occasione della Assemblea Generale Aires, l'Associazione Italiana Retailer Elettrodomestici Specializzati, organismo che riunisce le principali catene e gruppi distributivi del settore. I rappresentanti di Euronics (insegne Euronics, Euronics City e Euronics Point), Expert (insegne Expert, Comet, Grancasa, Sme), GRE (insegne Trony e Sinergy), Mediamarket (insegne MediaWorld e Saturn) e Unieuro hanno unanimemente conferito alla associazione mandato per operare affinché vengano apportate rilevanti modifiche alla proposta di Regolamento. Le commissioni parlamentari competenti dovranno inviare le proprie osservazioni entro la seconda settimana di ottobre e Aires esporrà ad esse in dettaglio rilevanti perplessità sul molti aspetti della normativa proposta. Il presidente Alessandro Butali ha dichiarato: "non ci convincono molti aspetti, in particolare la scelta di riscalare i gradi efficienza energetica lasciando al momento vuote le prime classi (A e B); in pratica agli elettrodomestici attualmente in classe A+++ verrebbe attribuita una classe C con un evidente disorientamento dei consumatori e un rischio di contraccolpi nelle vendite. Si prospetta inoltre molto problematico il passaggio dal vecchio al nuovo sistema e il periodo di 'doppia circolazione delle etichette energetiche'"."Ci attiveremo su tutti i tavoli italiani, coinvolgendo anche i colleghi che operano  negli altri Paesi Europei perché si attivino parallelamente a noi al fine di segnalare ai propri Parlamenti e alla Commissione Europea le evidenti problematicità che il nuovo Regolamento potrebbe creare se non verrà opportunamente corretto", ha concluso Burali..

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