Israele, Fiavet chiede responsabilità a tutti

Israele, Fiavet chiede responsabilità a tutti

Il presidente Giovannoni chiede chiarezza al governo sull'operatività dei viaggi e critica il comportamento "assolutamente incomprensibile" delle compagnie aeree.

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29 luglio 2014
"Mi preme innanzitutto esprimere la vicinanza e solidarietà per tutte le vittime del conflitto israelo-palestinese, che purtroppo ha risvolti diretti sul nostro settore. Fiavet ha chiesto più volte al premier Renzi ed ai ministri competenti del Turismo Franceschini e degli Esteri Mogherini di intervenire per chiarire la situazione in Israele e la operabilità o meno dei viaggi. Ad oggi pur non essendoci uno sconsiglio univoco per Israele, i comunicati della Farnesina inducono a ritenere, a livello interpretativo, che viga uno sconsiglio parziale, per alcune zone di Israele. Questa situazione non ci permette di tutelare nel giusto modo i nostri clienti, permanendo margini di dubbiosità che ingenerano  tensioni nel mercato e con la clientela". Parole del presidente Fiavet, Fortunato Giovannoni, secondo il quale "la situazione è ulteriormente aggravata dal comportamento assolutamente incomprensibile delle compagnie aeree che resistono in un atteggiamento rigido ed inspiegabilmente inopportuno di fronte ad una situazione che invece necessita della massima obiettività ed equilibrio da parte di tutti gli attori in gioco. E' nostra opinione, infatti, che la situazione di insicurezza attualmente in essere in Israele per i noti eventi bellici faccia si che gli annullamenti che stanno avvenendo in questi giorni dei pacchetti turistici possano dar luogo ad annullamenti per causa di forza maggiore, con conseguente risoluzione del contratto di organizzazione di viaggio. Le compagnie aeree al contrario negano la rilevanza della situazione, così negando ogni effetto derivato sul collegato contratto di trasporto aereo e applicando penali come nella ipotesi ben diversa di volontario no-show dei passeggeri". Il "caso di Israele - conclude Giovannoni - conferma l'assoluta necessità di rilanciare la proposta dell'ampliamento dell'operatività del Fondo di Garanzia previsto dall'art. 51 del Codice del Turismo, che Fiavet propone da tempo, e che tramite i gruppi parlamentari ha riproposto anche nell'iter di conversione in corso del Decreto Legge 83 /2014 ". 

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