La spesa delle famiglie traina la ripresa, nel 2016 Pil in crescita dell'1,1%

La spesa delle famiglie traina la ripresa, nel 2016 Pil in crescita dell'1,1%

L'Istat ha diffuso i dati sulle prospettive per l'economia italiana: i consumi saliranno dell'1,4%, ma il calo dell'export frena la crescita. In discesa all'11,3% la disoccupazione, mentre l'inflazione non tornerà a crescere prima dell'autunno.

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17 maggio 2016

L'Istat si allinea alla Commissione europea e stime per il 2016 una crescita del Prodotto interno lordo italiano dell'1,1% a fronte dell'1,2% preventivato del governo nel Def. L'Istituto di statistica nel rapporto sulle prospettive per l'economia italiana sottolinea che la domanda interna, al netto delle scorte, contribuirebbe positivamente alla crescita del Pil per 1,3 punti percentuali, mentre la domanda estera netta e la variazione delle scorte fornirebbero un contributo negativo pari a un decimo di punto percentuale ciascuna. Tradotto: la ripresa passa per i consumi degli italiani che stanno riprendendo fiducia e tornano a consumare. Per consolidarsi definitivamente, però, l'economia italiana avrà bisogno di un rilancio dell'export. Nel frattempo Palazzo Chigi aspetta da Bruxelles il via libera della Commissione Ue alla richiesta di flessibilità sui conti: "Nelle prossime - ha detto il premier Matteo Renzi - ci sarà lo scambio di missive tra la Commissione e il ministro Padoan, e potremo vedere riconosciuto questo elemento di flessibilità che vale diversi soldi". In particolare, spiega nel rapporto l'Istat, la stima preliminare del Pil per il primo trimestre 2016 (+0,3%) "ha confermato, seppure con intensità moderata, il proseguimento della fase espansiva dell'economia italiana avviatasi agli inizi dell'anno precedente. Alcuni dei fattori a supporto della crescita quali il basso livello dei prezzi dell'energia, la riduzione dei tassi di interesse e il graduale miglioramento della fiducia tra gli operatori sono attesi produrre i loro effetti anche nell'anno corrente". Rispetto alle stime di novembre scorso, tuttavia, le nuove previsioni di crescita sono state riviste al ribasso di 0,3 punti percentuali. Nel complesso, spiega l'Istat, il quadro previsivo incorpora una riduzione delle esportazioni più marcata di quella delle importazioni.Una spinta all'aumento dei consumi arriverà anche dal calo del tasso di disoccupazione atteso in discesa all'11,3% dall'11,9% dello scorso anno: inoltre secondo l'Istat il tasso di occupazione dovrebbe aumentare dello 0,8% con la crescita dell'attività economica. L'Istituto di statistica sottolinea come la dinamica positiva potrà beneficiare ancora degli sgravi contributivi per le nuove assunzioni, nonostante l'importo sia calato da 8mila e 3.250 euro.L'inversione di tendenza sul fronte dei prezzi non avverrò fino all'autunno: bisognerà aspettare la fine dell'estate . secondo l'Istat - per registra le fine della deflazione e assistere a una debole crescita. A tenere i prezzi ancorati verso il basso è soprattutto la componente estera dei costi con i prodotti energetici che registrerebbero una variazione negativa della media annua anche nel 2016. Nel 2016 si consoliderà la ripresa dei consumi e ci sarà una progressiva accelerazione degli investimenti. Secondo le stime dell'Istat, la spesa delle famiglie in termini reali è stimata in aumento dell'1,4%, alimentata dall'incremento del reddito disponibile e dal miglioramento delle condizioni del mercato del lavoro. Per gli investimenti invece si prevede una ripresa del 2,7%, grazie al rafforzamento delle attese sulla crescita dell'economia e al miglioramento delle condizioni del mercato del credito. Le previsione dell'Istituto di statistica non sono però immuni da rischi al ribasso che potrebbero dipendere soprattutto da "un rallentamento più deciso del commercio internazionale e l'eventuale riaccendersi di tensionisui mercati finanziari". All'opposto, "una ripresa più accentuata del processo di accumulazione del capitale, legata allo sviluppo delle politiche nazionali ed europee, costituirebbe un ulteriore stimolo alla crescita economica".

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