Maxiblitz del Fisco nelle località balneari

Maxiblitz del Fisco nelle località balneari

Controlli mirati da Portofino a Portocervo, a Capri, ai centri più rinomati dell'estate in Puglia ed in Sicilia. La maggior parte degli amministratori locali critica spettacolarizzazioni e sensazionalismo temendo un impatto negativo sul turismo.

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5 agosto 2013

Ancora un blitz degli ispettori del fisco, ed ancora delle località top delle vacanze. Controlli mirati, da venerdì a domenica mattina scorsi, da Portofino, a Portocervo, a Capri, ai centri più rinomati dell'estate in Puglia ed in Sicilia. Puntuali anche i commenti, a partire da diversi amministratori locali, tra chi critica spettacolarizzazioni e sensazionalismo temendo un impatto negativo sul turismo e chi plaude alla trasparenza. Verifiche a tappeto, quelle dell'Agenzia delle Entrate, che ha selezionato i suoi obiettivi con una ''preventiva  e approfondita attività di analisi del rischio'' basata su informazioni dell'Anagrafe Tributaria e sulla conoscenza del territorio. Quindici gli esercizi controllati a Capri, tra discoteche, gioiellerie, spa, bar, ristoranti; dieci tra Portofino e Santa Margherita Ligure; quattordici tra Porto Cervo e Porto Rotondo, con un faro sulle discoteche con lido, ristorante e bar. Ventisei le verifiche a Iesolo e Sottomarina di Chioggia. In Puglia gli ispettori del Fisco sono stati in 36 esercizi, a  Monopoli, Molfetta, Bari, Torre a Mare, Margherita di Savoia, Bisceglie, Barletta, Fasano, Ostuni, Mesagne, Peschici, Vieste, Mattinata, Siponto, Lecce, Gallipoli, Porto Cesareo, Cutrofiano, Taranto, Leporano. Mentre in Sicilia, nel mirino del fisco 5 esercizi tra Taormina, Cefalù e Catania. Per i locali notturni i controlli sono stati pianificati e si sono poi svolti in collaborazione con gli ispettori della Siae. Tra i commenti politici, il senatore del Pdl Maurizio Gasparri auspica controlli regolari mentre boccia il metodo dei blitz fatti "tanto per mettere ancora più in crisi le imprese turistiche e creare il panico tra i cittadini. Ma a chi vengono queste idee geniali?", dice. Il sindaco di Jesolo, Valerio Zoggia, racconta di controlli in corso "da due o tre giorni con una imponente task force", e auspica che non ci sia "sensazionalismo, come accadde per Cortina''. Più duro il sindaco di Santa Margherita Ligure, Roberto de Marchi: "La lotta all'evasione fiscale è una grande battaglia che va condotta fino in fondo, ma c'e' modo e modo. Non siamo in uno Stato di polizia. Sono piombati qui di sabato sera con i locali stracolmi di gente. Che brutta pubblicità. Servirebbe un pochino di buonsenso e di misura''. "Ben vengano i controlli fiscali, puntiamo ad un turismo trasparente", dice il sindaco di Fasano, Lello Di Bari. E da Portofino, il sindaco Giorgio D'Alia parla di "controlli di routine" che non hanno sollevato "alcun tipo di lamentela". Nessuna preoccupazione, ma solo un appello "al buon senso e alla discrezione per non turbare la vacanza degli ospiti" dal sindaco di Capri, Ciro Lembo.

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