Dal 26 al 28 marzo, nell'ambito della fiera specializzata MEC SPE, in programma la decima edizione del "Villaggio Ascomut", spazio espositivo dedicato all'eccellenza della produzione di macchine utensili.

Uno dei motivi di attrazione della manifestazione fieristica specializzata MEC SPE, in programma a Parma dal 26 al 28 marzo, sarà senz'altro la decima edizione del "Villaggio Ascomut". Si tratta di uno spazio espositivo di grande visibilità ubicato all'interno del Padiglione 2, che per la prima volta ospita il settore Macchine e Utensili, dedicato all'eccellenza della produzione rappresentata e distribuita in Italia da aziende associate appunto ad Ascomut, l'Associazione che riunisce le filiali di case estere, gli importatori indipendenti ed i distributori italiani di macchine utensili, utensileria, attrezzature da officina, strumenti di misura e controllo, prodotti chimici per la produzione e la manutenzione. Ognuna delle 19 aziende che animano il Villaggio presenta soluzioni sviluppate con l'obiettivo di aumentare la produttività e conseguentemente la competitività dei propri clienti, con particolare attenzione ad alcuni comparti industriali di rilevanza strategica, come la meccanica conto terzi, il mondo dell'automotive e dell'aerospaziale, l'industria pesante, il comparto dell'elettronica così come l'industria per la produzione di strumenti medicali, di macchine alimentari, di macchine tessili e così via. Le aspettative sono elevate. Questi momenti di incontro e di confronto rappresentano opportunità da non perdere anche per dare continuità ai segnali di ripresa anche sul mercato domestico che da alcuni mesi stanno confortando gli operatori.  "I nostri associati sono primarie aziende che qui hanno la possibilità di presentarsi sia come azienda, con le proprie peculiarità e punti di forza, sia come parte di un network attivo, capace di collaborare e utilizzare al meglio i diversi know-how per raggiungere traguardi importanti", afferma Andrea Bianchi, presidente di Ascomut. "Il comparto della meccanica sta attraversando un buon periodo, dopo le difficoltà  degli anni 2009 e 2010 – prosegue Bianchi – ed è importante che gli attuali strumenti di incentivazione all'investimento in beni strumentali vengano confermati e rafforzati. Tutto ciò che stimola il rinnovamento di un parco macchine installato spesso obsoleto non può che giovare alla qualità produttiva ed alla competitività della piccola e media industria italiana. Si tratterebbe di segni di attenzione importanti, come quello lanciato recentemente dal nostro Governo al World Economic Forum a Davos, dove è stato presentato ai nostri interlocutori internazionali un bel video intitolato ‘Italy the Extraordinary Commonplace', nel quale il nostro Paese viene giustamente (e finalmente, direi) presentato come un grande produttore di beni manifatturieri e tecnologici nonché secondo esportatore europeo nel settore meccanica e automazione".