Napoli, "senza commercio la città muore"

Napoli, "senza commercio la città muore"

Conferenza stampa finale del progetto "Esperienze a Confronto 5 - Centri Commerciali naturali", che si propone l'individuazione di un modello per la città. Russo: "una sinergia tra istituzioni e imprenditori permette di realizzare le condizioni migliori di vivibilità nei centri urbani".

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11 dicembre 2013

"Nelle maggiori città europee sono state realizzate numerose iniziative per migliorare i centri urbani e i provvedimenti hanno sempre visto un ruolo centrale del terziario. Una città esiste perché c'è anche il commercio: una sinergia tra istituzioni e imprenditori permette di realizzare le condizioni migliori di vivibilità nei centri urbani, senza per questo avere impatti dannosi sull'economia". Lo ha detto Pietro Russo, presidente di Confcommercio Imprese per l'Italia della Provincia di Napoli, nel corso della conferenza stampa che ha tracciato il bilancio conclusivo del progetto "Esperienze a Confronto 5 - Centri Commerciali naturali", che si propone, attraverso lo studio di realtà internazionali, l'individuazione di un modello per Napoli. "È possibile portare avanti progetti seri e concreti, ma per farlo sono necessarie sinergie allo scopo di non far scomparire chi offre occupazione su un territorio e dà sicurezza e vivibilità ad una strada", ha sottolineato Luigi Di Raffaele, responsabile del progetto. "Napoli è una città speciale ma in questo periodo abbiamo difficoltà a rialzarci perché si vuole bypassare il circuito economico: in altre realtà tutto ciò non succede, ma il terziario è coinvolto direttamente allo scopo di dare dignità e lavoro". Il progetto proposto da Confcommercio è stato finanziato dalla Camera di Commercio di Napoli.

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