"No ai mercati ortofrutticoli di notte, sono fonte di problemi"

"No ai mercati ortofrutticoli di notte, sono fonte di problemi"

Fedagromercati-Confcommercio sottolinea che I mercati ortofrutticoli all'ingrosso devono svolgere la loro attività non più di notte ma di giorno perché sono troppe le implicazioni negative dell'orario notturno.

DateFormat

17 febbraio 2016

I mercati ortofrutticoli all'ingrosso devono svolgere la loro attività non più di notte ma di giorno perché sono troppe le implicazioni negative dell'orario notturno. E' la posizione di Fedagromercati-Confcommercio. "Da sempre Fedagromercati considera il cambiamento degli orari uno dei temi più sensibili - osserva l'organizzazione in una nota - ma mai come in questo momento al suo interno è diffusa la consapevolezza di dover iniziare un percorso di cambiamento, guidato da una volontà collettiva, che si sviluppi in tutto il territorio nazionale, adattandosi alle diverse realtà territoriali". "L'orario notturno - spiega la Federazione – comporta implicazioni negative non indifferenti che pesano sulle nostre aziende: l'incremento dei costi per le imprese (si aggira intorno al 35%); la difficoltà di trovare nuovi e validi collaboratori; la problematicità di dialogare con la media e la grande distribuzione. Questi fattori, uniti al contesto economico attuale, hanno come conseguenza il ricambio generazionale molto incerto e una scarsa attrattività per gli imprenditori esterni. Tutto questo determina, tra l'altro, una valorizzazione insufficiente delle nostre imprese". "A parte l'esempio del CAR di Roma, che già da alcuni anni ha adottato e consolidato questo sistema - conclude la nota – il passaggio all'orario diurno  è un'esigenza che riguarda la quasi totalità dei mercati italiani".

Banner grande colonna destra interna

Aggregatore Risorse

ScriptAnalytics

Cerca