Nuovo sistema calcolo Istat: nel 2013 Pil a +3,8%, consumi a -2,8%

Nuovo sistema calcolo Istat: nel 2013 Pil a +3,8%, consumi a -2,8%

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22 settembre 2014
L'Istat ha rivisto al rialzo del 3,8%, rispetto ai dati diffusi a marzo, il Pil nominale del 2013, adottando il nuovo Sistema europeo dei conti nazionali e regionali (Sec 2010). I tassi di variazione del Pil per gli anni recenti hanno subito invece, spiega l'Istat, revisioni molto contenute. In particolare, il tasso di variazione del Pil in volume del 2013 è risultato identico a quello stimato a marzo 2014; quello relativo al 2012 è stato rivisto al rialzo da -2,4% a -2,3%. Nel 2013 il Pil ai prezzi di mercato è stato pari a 1.618.904 milioni di euro correnti, con una riduzione  dello 0,6% rispetto all'anno precedente. In volume il Pil è diminuito dell'1,9%. La spesa per consumi delle famiglie italiane, sempre nel 2013, è invece scesa del 2,8%, dopo una contrazione del 4% registrata nell'anno precedente. Il calo dei consumi è stato particolarmente marcato per i beni (-4,2%), mentre la spesa per i servizi è diminuita
dell'1,3%. In termini di funzioni di consumo, le contrazioni più rilevanti hanno riguardato la spesa per sanità (-5,3%) e quella per vestiario e calzature (-5,2%). La spesa delle Amministrazioni pubbliche e quella delle Istituzioni sociali private (Isp) hanno registrato entrambe una diminuzione in volume dello 0,7%. Gli investimenti fissi lordi hanno segnato una marcata flessione in volume (-5,4%), dopo quella che aveva già caratterizzato il 2012 (-7,4%). Il calo ha riguardato gli investimenti in costruzioni (-6,8%) e quelli in macchine e attrezzature (-6,9%), mentre per gli investimenti in mezzi di trasporto si registra un aumento del 4,2%. Le esportazioni di beni e servizi sono aumentate in volume dello 0,6%, mentre le importazioni sono scese del 2,7%.
 

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