Orlandi: "sull'evasione distinguere tra chi fa errori e chi froda"

Orlandi: "sull'evasione distinguere tra chi fa errori e chi froda"

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29 luglio 2014

L'impegno dell' Agenzia delle Entratenella lotta all' evasione è di "agire per priorità, cercando le cose più grosse, pericolose e insidiose, sapendo che tutto non si può fare ma cercando di modificare il rapporto con il fisco". Lo ha sottolineato il direttore dell' Agenzia delle Entrart, Rossella Orlandi, intervenuta al convegno Confcommercio dedicato al tema delle tasse e della crescita. La Orlandi ha invitato a distinguere nella lotta all'evasione "tra chi fa errori e chi froda. L'evasione è fatta di 2mila cose e il contrasto all'evasione fiscale è un grosso problema". Il direttore ha poi ricordato come l'Agenzia sia obbligata a perseguire chi evade 20 euro di tasse governative e con le stesse risorse a occuparsi di 40 milioni di dichiarazioni, sottolineando quindi che In Italia, "Paese di matrice cattolica, sanatorie, condoni e scudi sono pane comune". Cià genera "una violenta distorsione del mercato e un gravissimo danno per gli imprenditori", oltre che iniquità sociale ed essere basata anche sulla "corruzione". Facendo poi riferimento alla complessità della burocrazia fiscale, la Orlandi ha sottolineato come "questo Paese è ancora su una strada in salita per risolvere i probelmi della burocrazia", ma per un' efficace lotta all'evasione "serve certezza della pena". Infine, sui rimborsi Iva, il direttore dell'Agenzia delle Entrate ha detto: "abbiamo accelerato nel 2012 e 2013, sapendo che era carne viva". Alle imprese virtuose, ha spiegato, "che hanno sempre pagato diamo i rimborsi in tempi brevi, per le altre con precedenti situazioni anomale di frode ci saranno controlli più ampi". 

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