Pensioni: primo accordo tra governo e sindacati

Pensioni: primo accordo tra governo e sindacati

Per il pacchetto l'esecutivo mette sul piatto 6 miliardi in tre anni. Ape sprimentale per due anni, quattordicesima e no tax area per i pensionati, per i lavoratori precoci in difficoltà l'assegno dopo 41 anni di contributi. Cgil, Cils e Uil: "Buon risultato ma è solo l'inizio"

DateFormat

29 settembre 2016

Governo e sindacati hanno firmato un verbale condiviso sugli interventi in materia di previdenza. Il ministro del Lavoro Giuliano Poletti e il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Tommaso Nannicini da una parte, Susanna Camusso, segretario generale della Cgil, Annamaria Furlan (Cisl) e Carmelo Barbagallo (Uil) dall'altra, hanno discusso sul pacchetto di interventi riservato a chi è già in pensione e a chi ci vorrebbe andare. Nel verbale firmato si parla di anticipi (Ape), di trattamento per i lavori precoci e usuranti, di  ricongiunzioni onerose, di quattordicesima ed estensione della no tax area per i pensionati: misure riassunte in cinque pagine lette da Nannicini ai sindacati e per le quali Poletti ha annunciato "6 miliardi in tre anni. Le misure ci sono e non dipendono dalla trattativa con Bruxelles - ha detto il premier Renzi  - Piccoli passi, non viene rivoluzionato il quadro della riforma Fornero. Qualche aggiustamento può essere fatto - ha risposto la diretta interessata, l'ex ministra Elsa Fornero - La cosa importante è che sia a favore delle categorie più deboli e non come mance elettorali". Il verbale precisa che il confronto con le parti sociali continuerà, con l'obiettivo di riformare il sistema di calcolo contributivo per permettere anche ai giovani con redditi bassi di aver diritto alla pensione, pur mantenendo la sostenibilità finanziaria. "In vista di un possibile intervento di riduzione del cuneo contributivo sul lavoro stabile- si legge nel documento - si valuta l'introduzione di una pensione contributiva di garanzia legata agli anni di contributi e all'età di uscita".  Sarà valutata anche la posibilità, per alcune categorie, di superare i vincoli dell'adeguamento alle speranze di vita. Dopo la firma del verbale condiviso con i sindacati in tema di pensioni "partirà il confronto con i sindacati" per la definizione delle soglie dell'Ape, il cosiddetto anticipo pensionistico, ha spiegato Nannicini, al termine dell'incontro. La definizione delle risorse - ha aggiunto - "sarà approfondita in vista della legge di bilancio. L'aumento della quattordicesima del 30 per cento per chi già la riceve "è plausibile. Per coloro che invece percepiscono redditi fino a 2 volte il trattamento minimo annuo Inps, circa mille euro mensili - ha aggiunto - ci sarà la quattordicesima nella misura prevista oggi". Per la leader della Cgil Susanna Camusso restano degli aspetti ancora da affrontare, come le carriere discontinue. Per i giovani e le loro pensioni "sono stati definiti i titoli ma non c'è la traduzione in una soluzione", ha detto Camusso al termine dell'incontro con il governo, sottolineando che nel verbale siglato si riconosce "il problema delle carriere discontinue e il fatto che va data una risposta. È Stato fatto un buon lavoro ma non si può dire che sia concluso".Dello stesso avviso della Camusso anche il segretario generale della Uil, Carmelo Barbagallo: "I sei miliardi stanziati non sono sufficienti e non dimentichiamo gli esodati e il resto della piattaforma". Così , spiegando che si è fatto "un buon lavoro" ma "non è finito" e "si guarda alla stanziamento con la lente rivolta alla fase successiva". Insomma, aggiunge, "la discussione continua". La numero uno della Cisl parla di "buon risultato". "Dopo tanti anni i pensionati vedono un po' di giustizia" ha detto al termine del tavolo. Questo, aggiunge, non significache "ci accontentiamo: la nostra piattaforma è nella nostra testa e nei nostri cuori". Quindi per Furlan "il lavoro va avanti, restano ancora tante cose da fare", ma quello di oggi "è un buon risultato".

Banner grande colonna destra interna

Aggregatore Risorse

ScriptAnalytics

Cerca