Primo semestre positivo per le immatricolazioni dei veicoli commerciali e industriali

Primo semestre positivo per le immatricolazioni dei veicoli commerciali e industriali

I dati Acea indicano per l'Italia un aumento delle immatricolazioni pari al 13,5%. Federauto Trucks: "Italia locomotiva d'Europa, ma nel Vecchio Continente servono decise contromisure da elaborare grazie ad una cooperazione di tutti gli attori, pubblici e privati".

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28 luglio 2016

Un 2016 finora positivo per il mercato europeo dei veicoli commerciali e industriali. Appena diffusi i dati al riguardo da parte dell'ACEA, l'European Automobile Manufacturers' Association – Gianandrea Ferrajoli, coordinatore di Federauto Trucks analizza non solo i risultati, ma riflette anche sul futuro del settore: "il primo semestre del 2016 – afferma - si chiude con un bilancio altamente positivo, grazie a una crescita costante del numero delle immatricolazioni dei veicoli commerciali e industriali, al 13,5%. Anzi, nel corso di tale periodo, l'Italia si è confermata la ‘locomotiva' europea, giacché traina da 18 mesi l'incremento ininterrotto, sempre con risultati oltre il 20% e con punte che oltrepassano abbondantemente il 30%. Occorre, però procedere con cautela considerando le potenziali cause di rallentamento o di inversione di tendenza. Bisogna che, parlando del sistema in generale, si concretizzino i contraccolpi della Brexit, finora solo paventati, per comprendere il ‘peso' dell'uscita della Gran Bretagna dalla Ue anche nel nostro settore. Parlando specificamente dell'Italia, invece, sarà necessario verificare se le nostre reiterate richieste al Governo di approntare un Piano Nazionale Trasporti, al fine di rinnovare in nome della sicurezza, prima e della sostenibilità ambientale, poi, un parco circolante  fra i più obsoleti d'Europa, di investire nell'infrastrutturazione nei distributori di carburanti ‘puliti', d'incentivare gli autotrasportatori ad acquistare veicoli ad alimentazione ecosostenibile, trovino accoglienza e un luogo di discussione e concreta realizzazione".  "Finora –  conclude il coordinatore di Federauto Trucks - l'Europa ha costituito un esempio virtuoso di crescita, ma non vorremmo che mutasse il trend e ci trovassimo alle prese con il fenomeno di arretramento delle immatricolazioni che da tempo si sta registrando negli USA. Guardando i numeri del primo semestre, infatti, emerge una situazione critica con un significativo – 34,5% delle immatricolazioni.  Urgono, quindi, decise contromisure, da elaborare grazie ad una cooperazione di tutti gli attori, pubblici e privati, che determinano il mercato".

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