Produttività, accordo tra Confcommercio Milano e sindacati

Produttività, accordo tra Confcommercio Milano e sindacati

L'intesa dà la possibilità alle imprese che applicano il contratto del terziario di erogare ai dipendenti premi di produttività applicando un'aliquota agevolata che riduce il cuneo fiscale. Sangalli: "l'accordo dimostra ancora una volta l'utilità dei corpi intermedi vivi, come sono le organizzazioni sindacali più rappresentative sul territorio".

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1 agosto 2016

Un importante vantaggio fiscale per i lavoratori delle imprese del terziario di Milano e città metropolitana utile anche a rilanciare i consumi. Sono gli effetti che possono derivare dall'accordo siglato tra Confcommercio Milano e Filcams Cgil, Fisascat Cisl, Uiltucs Uil (nella sede milanese di Confcommercio in corso Venezia) sulla detassazione dei premi di produttività. L'intesa dà la possibilità alle imprese aderenti a Confcommercio Milano che applicano il contratto del terziario (distribuzione e servizi - non coinvolge il settore del turismo) di erogare ai propri dipendenti (fino a un reddito che non supera i 50.000 euro annui) premi di produttività applicando un'aliquota agevolata che riduce il cuneo fiscale. Si tratta, infatti, di un risparmio molto significativo: l'aliquota applicata sui premi di produttività si abbatte dal circa il 27% medio al 10% comprensivo delle varie addizionali fiscali. Risparmio – fino a un massimo di 2.000 euro - che si traduce in più soldi in tasca per i lavoratori. Può crescere, quindi, anche il potere d'acquisto in un momento economico dove i segnali di ripresa non appaiono certo ancora stabili. Questo accordo riafferma e rafforza l'importanza e l'efficacia della contrattazione fatta dalle Organizzazioni sindacali più rappresentative sul territorio. L'intesa tra Confcommercio Milano e sindacati prevede anche la possibilità di convertire il premio di produttività – tutto o in parte – in servizi di welfare. Quindi, ad esempio: voucher per asili nido, studio, centri estivi, badanti. "La detassazione dei premi di produttività convertibile anche in servizi di welfare completamente detassati – dichiara Carlo Sangalli, presidente di Confcommercio - è un importante passo in avanti della fiscalità ragionevole a beneficio di imprese e lavoratori. Questo accordo dimostra ancora una volta l'utilità dei corpi intermedi vivi, come sono le organizzazioni sindacali più rappresentative sul territorio, in grado di essere un efficiente cerniera tra Stato e sistema imprenditoriale".

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