Battuta d'arresto per l'industria italiana

Battuta d'arresto per l'industria italiana

A settembre la produzione è scesa dell'1,3% rispetto ad agosto e aumentata del 2,4% rispetto allo stesso mese del 2016. La crescita congiunturale continuava da quattro mesi consecutivi.

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10 novembre 2017

Nel settembre scorso, dopo quattro mesi di continua crescita, si è interrotta la risalita della produzione industriale che registra una diminuzione dell'1,3% rispetto ad agosto e un aumento del 2,4% rispetto a settembre 2016. Lo comunica l'Istat, aggiungendo che la crescita tendenziale prosegue da febbraio 2017 e nella media dei primi nove mesi dell'anno la produzione è aumentata del 2,9%. L'indice destagionalizzato mensile della produzione industriale cresce per i beni di consumo (+0,4%), diminuisce per i raggruppamenti dell'energia (-6,3%), i beni intermedi (-3%) e quelli strumentali (-2%). Secondo l'Istat i livelli di attività "rimangono comunque elevati e allineati con quelli di luglio 2017 per tutti i principali raggruppamenti, a eccezione dell'energia". Nel terzo trimestre del 2017 la produzione è aumentata in media dell'1,5% rispetto ai tre mesi precedenti, in accelerazione rispetto alla crescita congiunturale registrata per il trimestre precedente (+1,2%).In termini tendenziali – continua l'Istat - gli indici della produzione industriale corretti per gli effetti di calendario registrano a settembre 2017 aumenti per i beni strumentali (+4,6%) e i beni di consumo (+3,7%), più limitato risulta l'aumento dei beni intermedi (+1,8%) mentre una variazione negativa segna il comparto dell'energia (-4,4%). Per quanto riguarda i settori di attività economica, l'Istat rileva che a settembre 2017 i comparti con la maggiore crescita tendenziale sono quelli delle altre industrie manifatturiere, riparazione e installazione di macchine e apparecchiature (+11,1%), quelli della produzione di prodotti farmaceutici di base e preparati farmaceutici (+7,9%) e della fabbricazione di mezzi di trasporto (+5,9%).  Le diminuzioni maggiori, sempre su base annuale, si registrano invece nei settori della fornitura di energia elettrica, gas, vapore e aria (-4,6%), della fabbricazione di computer, prodotti di elettronica e ottica, apparecchi elettromedicali, apparecchi di misurazione e orologi (-3,7%) e della fabbricazione di prodotti chimici (-2,1%).

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