Referendum: vince il no Renzi si dimette

Referendum: vince il no Renzi si dimette

Oltre il 65% degli elettori è andato alle urne. Il no ha vinto con il 59% dei voti contro il 40,9% dei sì.Renzi annuncia le dimissioni.

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7 dicembre 2016

Oltre il 65% degli elettori è andato ieri alle urne per dire il suo "no" forte e chiaro alla riforma costituzionale di Matteo Renzi. Con il 59% dei no e appena il 40,9% dei si, il popolo italiano ha espresso quella che è, soprattutto, una bocciatura al governo del premier, che fin dall'inizio ha personalizzato l'accesa campagna elettorale per il referendum. Italia si è svegliata oggi senza un primo ministro - che dopo la cocente sconfitta ha annunciato le dimissioni - e con mille ipotesi sul tavolo. Mentre i mercati hanno salutato il risultato con una caduta dell'euro superiore a quella del post Brexit. La riforma della Carta Costituzionale, già approvata dal Parlamento e dalla stessa opposizione riunita nel fronte del no - puntava a cambiare oltre 40 articoli della nostra magna charta. L'idea era porre fine al cosiddetto "bicameralismo paritario", svuotando di fatto il Senato dello stesso potere legislativo della Camera dei Deputati. E superando il pasticciaccio del titolo V della Costituzione, che con la riforma del 2001, aveva creato una zona di limbo tra poteri dello Stato e delle regioni. Ma le riforme dovranno aspettare. Le dimissioni di Renzi - già annunciate in conferenza stampa, saranno formalizzate con l'incontro tra il (quasi ex) premier e il presidente Sergio Mattarella. Quanto mai improbabile che Renzi possa accettare un secondo mandato, anche se in mano del Presidente c'è la possibilità - dopo un giro di consultazioni di chiedergli di ripresentarsi in Parlamento.

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