MILANO: Sangalli, "Stop a Imu, Iva e Tares o sarà collasso estivo"

MILANO: Sangalli, "Stop a Imu, Iva e Tares o sarà collasso estivo"

Il presidente di Confcommercio, Carlo Sangalli, ha inaugurato a Milano il Roadshow "ImPresa diretta con il territorio". "La prima emergenza è quella di raffreddare un'estate che si presenta rovente con Imu, Tares e aumento dell'Iva". Il sindaco di Milano Pisapia: "Marciare uniti per portare richieste al governo".

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13 maggio 2013

 

Il presidente di Confcommercio, Carlo Sangalli, ha inaugurato a Milano il Roadshow "ImPresa diretta con il territorio". Si tratta di sei iniziative itineranti organizzate da Confcommercio, insieme alla proprie strutture regionali, con l'obiettivo di raccogliere le istanze, le priorità e le aspettative delle imprese del commercio in vista dell'Assemblea Generale del 12 giugno a Roma. Nel suo intervento, Sangalli ha chiesto al governo interventi su Imu, Iva e Tares, "per evitare un collasso estivo di imprese e famiglie  a causa del fisco troppo pesante".  "Per quanto riguarda le emergenze, che sono tante - ha detto Sangalli-  la prima che abbiamo di fronte è quella di raffreddare un'estate che si presenta rovente perché Imu, Tares e aumento dell'Iva rappresentano certamente per le imprese e le famiglie un motivo di collasso" ha detto a margine della prima tappa del Roadshow in vista dell'assemblea del 12 giugno. "Noi chiediamo, nell'immediato, che la sospensione dell'Imu - ha proseguito il leader dei commercianti - riguardi anche gli immobili strumentali e naturalmente alberghi e negozi, che venga cestinato in maniera definitiva l'aumento dell'Iva perché sarebbe il colpo di grazie ai consumi, il colpo mortale alla domanda interna che, per investimenti e consumi vale l'80% del Pil. Poi chiediamo che la Tares, che comporta addirittura il raddoppio del pagamento per le nostre imprese, venga spostata al prossimo anno". Per fare questo, secondo Sangalli, bisogna "agire con più coraggio sulla spending review con maggiore controllo, riduzione e riqualificazione della spesa pubblica. Servono poi dimissioni del patrimonio immobiliare pubblico e contrasto all'evsione e all'elusione fiscale".

Il presidente di Confcommercio ha chiesto anche "misure d'emergenza per rimettere le imprese
nelle condizioni di produrre benessere e occupazione" tra le quali, in Lombardia, la no tax area proposta dal presidente della Regione, Roberto Maroni: "in accordo con lo stato una no tax area
della durata di tre anni per chi crea valore come start up, imprese che assumo giovani, imprese turistiche, negozi storici e neoprofessionisti. Secondo Sangalli, bisogna alleggerire la pressione fiscale e il costo del lavoro partendo dall'azzeramento dell'addizionale regionale Irap per le microimprese e le start up di giovani, donne e over 50. Nel suo intervento ha infine sottolinetao che in Lombardia il 65% del pil è prodotto dal terziario che occupa 2,75 milioni di persone. Al discorso di Sangalli ha fatto seguito quello del sindaco di Milano, Giuliano Pisapia: "la

 

parola d'ordine e' marciare uniti per portare al nuovo Governo, al di la' che piaccia o meno, richieste precise e unitarie". Quello che lo stesso sindaco definisce un ''grido d'allarme e un appello'' e' dovuto al fatto che, se su alcune cose ''possiamo e dobbiamo dividerci perche' abbiamo visioni diverse'', sul rilancio del Paese ''partendo dalla Lombardia, bisogna unire le forze'', e davanti al Governo si devono presentare ''interlocutori forti e capaci di incidere sull'agenda''. Un'unita' che si era gia' raggiunta con la 'Giornata della Collera', ha ricordato Pisapia: ''In quella giornata ci fu unita' d'intenti, ma sono molto preoccupato perche'dopo quella grande mobilitazione ci ritroviamo in una situazione in cui dalle parole non si e' passati ai fatti''. 

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