L'Istat rivede al rialzo le stime del Pil
L'Istat rivede al rialzo le stime del Pil
"Nel 2017 si prevede un aumento del Prodotto interno lordo pari all'1,5% in termini reali. Il tasso di crescita è in accelerazione rispetto a quello registrato nel 2016 (+0,9%)". E' la stima diffusa dell'Istat nelle "Prospettive per l'economia italiana". L'Istituto, rispetto a maggio, ha così rivisto al rialzo le indicazioni su quest'anno, (che davano il Pil in aumento dell'1%). Si tratta della crescita annua più elevata dal 2010. Il dato è in linea con la stima del Governo (+1,5%). "Il miglioramento del Pil - scrive l'Istat – è atteso proseguire su ritmi analoghi anche nel 2018 (+1,4%)". Quanto alla disoccupazione, quest'anno "il tasso è atteso in moderata diminuzione", dall'11,7% all'11,2%, anche se resterà "ancora distante da quello della media dell'area euro". "Il miglioramento del mercato del lavoro è stimato estendersi anche al 2018", si sottolinea. Continuerà, infatti, "la riduzione della disoccupazione (10,8%)", stima l'Istituto.
Consumi in crescita
Sia nel 2017 che nel 2018 i consumi delle famiglie forniranno un apporto rilevante alla crescita mentre il contributo degli investimenti si rafforzerà a partire dal 2018. Lo si legge nel rapporto sulle prospettive per l'economia dell'Istat. L'aumento della spesa delle famiglie e delle ISP in termini reali è stimato in leggero rallentamento rispetto agli anni precedenti, con un incremento dell'1,4% nel 2017 e dell'1,3% nel 2018. La crescita dei consumi continuerebbe ad essere supportata dai miglioramenti del mercato del lavoro e del reddito disponibile, solo parzialmente limitati dal contenuto rialzo dei prezzi al consumo, Nella prima metà del 2017, è proseguito il rallentamento della crescita dei consumi delle famiglie. Dopo l'incremento più intenso registrato nel primo trimestre (+0,5% su base congiunturale), la spesa delle famiglie si è attestata su ritmi più moderati (+0,2% in T2) per effetto del contributo negativo delle componenti dei beni durevoli (-0,6%), semi-durevoli (-0,6%) e non durevoli (-0,2%) solo parzialmente controbilanciato dalla ripresa dei consumi di servizi (+0,6%). Nel secondo trimestre, la crescita dei consumi italiani è stata inferiore rispetto ai principali paesi europei, i quali hanno segnato un'accelerazione congiunturale ad eccezione della Germania; quest'ultima ha mantenuto un ritmo di crescita omogeneo (+0,8% e +0,7% rispettivamente in T1 e T2). Nel 2017, la spesa delle famiglie e delle ISP in termini reali è prevista in leggero rallentamento in Italia rispetto al 2016 (+1,4%) a fronte di una diminuzione del tasso di risparmio e del potere d'acquisto. La crescita della spesa è attesa proseguire con una intensità simile nel 2018 (+1,3%).