L'Istat rivede al rialzo le stime del Pil

L'Istat rivede al rialzo le stime del Pil

Nelle Prospettive per l'economia italiana l'Istituto di statistica indica una crescita del Prodotto interno lordo pari all'1,5% nel 2017, lo 0,5% in più di quanto stimato a maggio. Disoccupazione in moderato calo, consumi in crescita.

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21 novembre 2017

"Nel 2017 si prevede un aumento del Prodotto interno lordo pari all'1,5% in termini reali. Il tasso di crescita è in accelerazione rispetto a quello registrato nel 2016 (+0,9%)". E' la stima diffusa dell'Istat nelle "Prospettive per l'economia italiana". L'Istituto, rispetto a maggio, ha così rivisto al rialzo le indicazioni su quest'anno, (che davano il Pil in aumento dell'1%). Si tratta della crescita annua più elevata dal 2010. Il dato è in linea con la stima del Governo (+1,5%). "Il miglioramento del Pil - scrive l'Istat – è atteso proseguire su ritmi analoghi anche nel 2018 (+1,4%)". Quanto alla disoccupazione, quest'anno "il tasso è atteso in moderata diminuzione", dall'11,7% all'11,2%, anche se resterà "ancora distante da quello della media dell'area euro". "Il miglioramento del mercato del lavoro è stimato estendersi anche al 2018", si sottolinea. Continuerà, infatti, "la riduzione della disoccupazione (10,8%)", stima l'Istituto.

Consumi in crescita

Sia nel 2017 che nel 2018 i consumi delle famiglie forniranno un apporto rilevante alla crescita mentre il contributo degli investimenti si rafforzerà a partire dal 2018. Lo si legge nel rapporto sulle prospettive per l'economia dell'Istat. L'aumento della spesa delle famiglie e delle ISP in termini reali è stimato in leggero rallentamento rispetto agli anni precedenti, con un incremento dell'1,4% nel 2017 e dell'1,3% nel 2018. La crescita dei consumi continuerebbe ad essere supportata dai miglioramenti del mercato del lavoro e del reddito disponibile, solo parzialmente limitati dal contenuto rialzo dei prezzi al consumo, Nella prima metà del 2017, è proseguito il rallentamento della crescita dei consumi delle famiglie. Dopo l'incremento più intenso registrato nel primo trimestre (+0,5% su base congiunturale), la spesa delle famiglie si è attestata su ritmi più moderati (+0,2% in T2) per effetto del contributo negativo delle componenti dei beni durevoli (-0,6%), semi-durevoli (-0,6%) e non durevoli (-0,2%) solo parzialmente controbilanciato dalla ripresa dei consumi di servizi (+0,6%). Nel secondo trimestre, la crescita dei consumi italiani è stata inferiore rispetto ai principali paesi europei, i quali hanno segnato un'accelerazione congiunturale ad eccezione della Germania; quest'ultima ha mantenuto un ritmo di crescita omogeneo (+0,8% e +0,7% rispettivamente in T1 e T2). Nel 2017, la spesa delle famiglie e delle ISP in termini reali è prevista in leggero rallentamento in Italia rispetto al 2016 (+1,4%) a fronte di una diminuzione del tasso di risparmio e del potere d'acquisto. La crescita della spesa è attesa proseguire con una intensità simile nel 2018 (+1,3%).

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