Tabaccaio ucciso ad Asti, Fit: "siamo addolorati, serve più sicurezza"

Tabaccaio ucciso ad Asti, Fit: "siamo addolorati, serve più sicurezza"

Il 20 dicembre Manuel Bacco, 37 anni, è stato ucciso nel corso di un tentativo di rapina. Risso: "il tragico finale dell'ennesima rapina testimonia l'insicurezza nella quale siamo costretti a lavorare per raccogliere soldi non nostri ma dello Stato".

DateFormat

22 dicembre 2014

"Sapere che un altro giovane collega ha perso la vita nello svolgimento del proprio lavoro addolora profondamente tutti noi tabaccai italiani". Questo il commento del presidente della Federazione ItalianaTabaccai, Giovanni Risso, alla notizia dell'uccisione, ad Asti, del collega Manuel Bacco. "Un altro morto a pochi giorni dell'uccisione del tabaccaio torinese, Enrico Rigollet - sottolinea Risso - dimostra che le battaglie da anni condotte della Federazione Italiana Tabaccai per ottenere maggiore sicurezza sono non solo sacrosante ma, purtroppo, sempre attuali". "E se perdere la vita mentre si svolge il proprio lavoro è assurdo - continua il presidente della Fit - venire ammazzati perché si difende quella dei propri cari lo è ancora di più". "Il tragico finale dell'ennesima rapina testimonia l'insicurezza nella quale siamo costretti a lavorare per raccogliere soldi non nostri ma dello Stato. Lo stesso che, puntualmente e senza deroghe, li reclamerà ad una categoria che, nonostante i pericoli quotidiani, continua a compiere ogni giorno il proprio dovere, consapevole di essere un insostituibile intermediario tra Stato e cittadini. Fare il tabaccaio è ormai un mestiere pericoloso e così non dovrebbe essere. Difenderci è un diritto, più sicurezza è necessaria", conclude Risso.

 

 

Banner grande colonna destra interna

Aggregatore Risorse

ScriptAnalytics

Cerca