No all'estensione della vendita diretta per gli agricoltori

No all'estensione della vendita diretta per gli agricoltori

Le buone ragioni di Confcommercio sono state riconosciute. E' stata cancellata infatti la parte dell'emendamento presentato al decreto legge sulla competitività, in discussione nelle Commissioni riunite Attività Produttive e Ambiente del Senato, riguardante l'estensione agli agricoltori della vendita diretta al di fuori della propria azienda.

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21 luglio 2014

 

Le buone ragioni di Confcommercio sono state riconosciute. Infatti, a quanto si apprende da fonti di stampa, è stata cancellata la parte dell'emendamento,  presentato al decreto legge sulla competitività, in discussione nelle Commissioni riunite Attività Produttive e Ambiente del Senato, riguardante  l'estensione agli agricoltori della vendita diretta al di fuori della propria azienda. E' questo un importante risultato che dà fiducia alle imprese del commercio e riconosce l'inopportunità di "scorciatoie" a vantaggio di un settore produttivo a scapito di un altro. Se fosse stato approvato, l'emendamento avrebbe avallato per legge la possibilità per gli agricoltori di fare i commercianti al di fuori delle regole del commercio e della tutela dei consumatori, consentendo agli imprenditori agricoli di cosituire vere e proprie reti distributive, anche di dimensioni nazionali, senza alcun tipo di programmazione e di controllo.

 

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