Via libera in Toscana alla revisione del Codice del commercio

Via libera in Toscana alla revisione del Codice del commercio

Soddisfatte Confcommercio e Confesercenti: "finalmente si parte". Le due Associazioni hanno già "inviato alla Regione Toscana alcune osservazioni condivise in merito alla revisione" del testo.

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26 luglio 2016

Confcommercio e Confesercenti Toscana esprimono soddisfazione dopo che la Giunta regionale ha comunicato formalmente al Consiglio l'avvio dell'iter di modifica del vecchio Codice del commercio approvato nel 2005. "Finalmente si parte e ci rassicura che la Giunta abbia confermato la volontà di non fare un semplice restyling del vecchio Codice, ma di riscrivere il testo nel suo complesso affrontando così una serie di criticità che da tempo stiamo segnalando, nate in questi ultimi anni e, forse, difficilmente prevedibili nel 2005", scrivono in una nota congiunta le due organizzazioni del commercio. Il riferimento va a fenomeni relativamente recenti che ad oggi mancano quasi completamente di riferimenti normativi, come gli 'home restaurant' o i 'temporary store'. Ci sono poi fenomeni, come le sagre, che già esistevano al momento della stesura del primo Codice, ma che negli ultimi dieci anni sono letteralmente esplosi e hanno quindi bisogno di nuove regole. Sarà inoltre fondamentale, secondo le associazioni di categoria, un intervento per la valutazione di criteri ed analisi relativi alla programmazione degli insediamenti di grandi e medie  strutture di vendita aggregate, in conformità con quanto stabilito anche nella recente legge 65 "Norme di Governo del Territorio". "Abbiamo chiesto un impegno preciso anche in merito al futuro dei centri commerciali naturali, che svolgono un ruolo importante nella tutela e valorizzazione non solo della rete distributiva di vicinato ma anche dei centri urbani, con tutti i benefici che ne seguono a livello sociale ed economico", proseguono Confcommercio e Confesercenti nella loro nota, e "nella stessa ottica, abbiamo sollecitato maggiore attenzione per la riqualificazione delle aree mercatali. C'è, in generale, il bisogno di dare attenzione nuova al comparto del commercio, che rappresenta la rete imprenditoriale più diffusa e capillare della Toscana. Anche attraverso un corpus normativo più moderno si possono sostenere le attività economiche che ne sono espressione, aiutandole ad aprirsi alla modernità senza stravolgere però gli equilibri e la correttezza necessari ad un mercato dove concorrenza e competizione si combattono sempre ad armi pari e le stesse regole valgono per tutti. Riteniamo, infatti, che non sia più accettabile che vi siano forme di commercio (sia fisso che su area pubblica) e di somministrazione senza nessun tipo di regolamentazione. Ci vuole anche una più attenta normativa sui distributori di carburante, per quanto concerne gli orari e l'apertura di nuovi impianti". L'iter di rinnovo del Codice del commercio vedrà confermato il meccanismo della concertazione territoriale aperto alle rappresentanze delle associazioni firmatarie dei CCNL di settore. "Abbiamo già inviato alla Regione Toscana alcune osservazioni condivise in merito alla revisione del Codice, seguiremo ovviamente con grande attenzione e impegno tutte le fasi che porteranno all'approvazione del nuovo Codice", sottolineano infine Confcommercio e Confesercenti.

 

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