“Corti di lunga vita”, vince “Dodici minuti di pioggia”

“Corti di lunga vita”, vince “Dodici minuti di pioggia”

Al Maxxi di Roma la premiazione del concorso di cortometraggi promosso da 50&Più. Il premio della giuria presieduta da Paolo Virzì è andato per la prima volta a un'opera di animazione. Sangalli: "la grande partecipazione di molti giovanissimi registi ha un enorme valore".

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11 dicembre 2019

L’Auditorium del MAXXI di Roma – Museo nazionale delle arti del XXI secolo – ha fatto da cornice alla cerimonia di premiazione di “Corti di Lunga Vita”. Il concorso, giunto alla sua terza edizione, ha raccolto 64 opere provenienti non solo dall’Italia, ma anche da Polonia, Ungheria, Spagna e Colombia. “Tutta la vita”, il tema di quest’anno, ha ispirato registi e videomaker di tutte le età: dai 17 agli 84 anni. Sono dieci i cortometraggi che hanno superato la selezione del Centro Studi 50&Più per essere sottoposti alla giuria tecnica presieduta da Paolo Virzì. Insieme a lui la scrittrice e giornalista Lidia Ravera, la fotografa Lina Pallotta, il geriatra Marco Trabucchi e il sociologo Nadio Delai.

Ad aggiudicarsi il primo posto di questa edizione è stata l’opera “Dodici minuti di pioggia” di Fabio Teriaca: il primo cortometraggio d’animazione nella giovane storia di Corti di Lunga Vita. Una narrazione accompagnata dalle musiche di Sergio Cammariere in cui il protagonista della pellicola rivive con nostalgia i momenti della sua giovinezza. «Il messaggio è quello di non dimenticare le proprie origini, la propria terra, il potente legame con il passato che ci accompagna per tutta la vita», ha spiegato Teriaca. Una scelta apprezzata da Virzì che ha giudicato l’opera del quarantaquattrenne catanese come la perfetta interpretazione del tema di questa edizione: «Equilibrando intensità e atmosfera, l’autore ha realizzato un film breve ma intenso che scorre lungo la via dei ricordi. Avvalendosi della tecnica d’animazione la narrazione risulta tenera e coinvolgente, rivelando una chiara padronanza del mezzo e un’impostazione personale matura.»

 

Durante la premiazione è stato consegnato il Premio 50&Più riservato agli iscritti all’Associazione e alle 50&Più provinciali. Il Premio, secondo il giudizio dei componenti del Consiglio direttivo dell’Associazione, è stato conferito al cortometraggio “Niente è come sembra” di Vincenzo D'Amuri, classe 1935, il regista più anziano di questa edizione.

 

“Esprimo le mie congratulazioni e quelle di tutta la giura ai registi che hanno partecipato al concorso. Non è stata una selezione semplice, considerando la qualità delle opere e la profondità con cui il tema “Tutta la vita” è stato affrontato”, ha dichiarato Paolo Virzì.

 

“La grande partecipazione al concorso di molti giovanissimi registi ha un enorme valore. 50&Più ha saputo, ancora una volta, dar vita a un evento che riesce a narrare la realtà più profonda della vita nell’età matura, a essere fonte di ispirazione per anziani e giovani e di interpretazione del rapporto tra generazioni. Questo è anche il senso dell’opera a cui conferiamo il Premio 50&Più: proprio questo corto, con un finale a sorpresa, ci invita ad andare oltre le apparenze e i luoghi comuni”, ha detto Carlo Sangalli, presidente nazionale di 50&Più.

 

Le dieci opere finaliste valutate della giuria tecnica sono visibili sul canale YouTube del Centro Studi 50&Più e su sito Corti di Lunga Vita.

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