"DESTINAZIONE ITALIA 2020": IL TURISMO GUARDA AVANTI

"DESTINAZIONE ITALIA 2020": IL TURISMO GUARDA AVANTI

Si è chiusa a Torino la Conferenza promossa da Confturismo su scenari, tendenze e strategie per valorizzare il turismo italiano. Brambilla: "turismo emergenza nazionale, serve un vero lavoro di squadra".

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31 gennaio 2009
"Destinazione Italia 2020": il turismo guarda avanti

"Destinazione Italia 2020": il turismo guarda avanti

 

TORINO - La “due giorni” organizzata nel capoluogo piemontese da Confturismo si è chiusa con una tavola rotonda introdotta da una relazione di Jacques Attali. Il presidente di PlaNet Finance Group ha tracciato un quadro delle prospettive dell’economia mondiale nei prossimi decenni, sottolineando soprattutto la forte influenza della prevista esplosione demografica. Il “rimescolamento” che si determinerà porterà in primo piano interi continenti, come l’Africa, oggi ai margini e, per i Paesi più sviluppati, comporterà la necessità di rivedere drasticamente il proprio modello di sviluppo. “La vera tragedia italiana – ha detto a questo proposito Attali - è proprio la demografia”. Per quanto riguarda specificamente il turismo italiano, ci sarà bisogno  di “più infrastrutture, più Internet, più grandi eventi” per intercettare soprattutto il movimento turistico di fascia alta, previsto in enorme sviluppo.

La parola è quindi passata al sindaco di Torino, Sergio Chiamparino, che ha parlato dell’esperienza vissuta dalla città con l’aumento del flusso turistico a partire dal periodo delle Olimpiadi, sottolineando però che “se vero che i grandi eventi, di per sé, mettono in moto un aumento del turismo, per assicurare una continuità positiva occorre però una programmazione che preveda strategie mirate per contenere il calo fisiologico che segue alla manifestazione”.

Il fondatore e primo presidente della Fondazione Altagamma, Santo Versace, ha parlato del ruolo del Sud nell’auspicato rilancio del turismo di casa nostra, specificando che ciò potrà avvenire solo dopo un totale ricambio della classe dirigente locale: “oggi – ha detto - regioni come Calabria e Sicilia sono la dimostrazione di come la politica possa distruggere la ricchezza. Se al Meridione non c’è lo Stato di diritto, se non ci sono infrastrutture, il problema è eminentemente politico”.

Secondo Enrico Salza, presidente del Consiglio di gestione di Intesa Sanpaolo, “il turismo italiano è un settore ad altissimo potenziale, ma servono più investimenti, soprattutto al Sud”. Per quanto riguarda poi il problema dell’accesso al credito, in particolare per le pmi turistiche, Salza ha affermato decisamente: “non c’è mai stato tanto credito a basso prezzo come oggi e quindi anche il settore del turismo può sfruttare il momento per rafforzarsi in questa epoca di recessione per essere capace di ripartire insieme al rilancio dell’economia”.

L’assessore al Turismo e Commercio della Regione Emilia-Romagna, Guido Pasi, ha sottolineato l’esigenza di salvaguardare i nostri luoghi turistici, se vogliamo che i visitatori arrivino: “in Italia continuiamo a sprecare il nostro bene più prezioso, il territorio. E’ la speculazione immobiliare che uccide il turismo”. In generale, “serve una strategia a geometria variabile, visto che non esiste più un solo tipo di turismo. Per attuarla serve un luogo centralizzato dove la si possa pensare ed attuare, oltre ad una nuova legge quadro di riferimento”.

Per Matteo Marzotto, presidente dell’Enit-Agenzia per il Turismo, “comprendere il turismo tra le materie di competenza esclusiva delle Regioni ha generato più confusione che utilità. La gestione attuale è confusa, e lo stesso Enit-Agenzia ne viene schiacciato”. “Cio che manca – ha proseguito - è il coordinamento, mentre occorrerebbe fare sistema”.

Il presidente di Confturismo, Bernabò Bocca, si è limitato dopo il lungo intervento del giorno precedente ad una singola battuta, dicendo che “non bisogna sconvolgersi per la proposta di un bonus turismo dedicato alle famiglie meno abbienti che salverebbe anche tante imprese medio-piccole del turismo, quando non ci si sconvolge per le proposte che mirano a salvare una singola azienda automobilistica”.

I lavori si sono conclusi con l’intervento del sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega al Turismo, Michela Vittoria Brambilla, che ha parlato di “turismo come emergenza nazionale, vista la perdita di competitività e quote di mercato. Fino ad oggi è mancata una vera politica per il settore ed ora serve un lavoro di squadra che sia capace di produrre iniziative davvero utili”.

 

Angelo Moretti

 

 

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