"Il mercato nell'era digitale": l'intervento di Cerroni al convegno dell'Indicod

"Il mercato nell'era digitale": l'intervento di Cerroni al convegno dell'Indicod

Giuseppe Cerroni, Segretario Generale di Confcommercio, intervenuto stamani al Convegno "Il mercato nell'era digitale: mappe e strumenti", organizzato da Indicod a Milano, ha sostenuto che l'adesione del nostro Paese all'euro, e dunque il rispetto dei vincoli previsti dal Patto di stabilità, impongono all'intero sistema dei servizi (dalla Pubblica Amministrazione, a quelli energetici, alle telecomunicazioni ed alla distribuzione commerciale) il massimo di efficienza.
Cerroni, poi, facendo riferimento alla funzione svolta dal commercio elettronico, ha sostenuto che questo nuovo sistema di intermediazione tra produzione e consumo può fungere da supporto integrativo e non da strumento sostitutivo per le attività commerciali di tipo tradizionale.
Infatti, il commercio elettronico non sempre può fungere da canale adeguato per ogni categoria di bisogni. Pertanto la sua valorizzazione ed il suo sviluppo sono legati a processi di maturazione non solo delle tecnologie e delle normative ma anche alla capacità di definire opportuni elementi di marketing-mix mirati sul nuovo strumento.
Inoltre, ha precisato Cerroni, se da un lato il commercio elettronico presenta possibili rischi di disintermediazione, dall'altro esso consente, considerate le potenzialità di comunicazione della rete Internet, di sviluppare forme nuove di reintermediazione da parte di operatori commerciali innovativi.
Consente, inoltre, la costituzione di nuovi gruppi di acquisto virtuali secondo il concetto della "web-based supply chain". E su questo terreno Confcommercio sta sviluppando progetti con particolare riferimento alle imprese del Sud.
Cerroni ha concluso precisando che, tuttavia, l'utilizzo di agevolazioni fiscali per i beni venduti via Internet deve essere considerato come "una grossolana scorciatoia" poiché è incapace di determinare nell'offerta la creazione di un reale know how di servizio. Ed in tal senso si possono avere ricadute negative sulla cessazione delle agevolazioni e facilitare, anche, l'avvento di pratiche fraudolente.

 

 

 

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