1) I punti dell'intesa firmata a Palazzo Chigi

1) I punti dell'intesa firmata a Palazzo Chigi

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22 novembre 2012

Maggiore forza alla contrattazione di secondo livello con una ''chiara delega'' sulla prestazione lavorativa, gli orari e l'organizzazione del lavoro ma anche con la possibilita' che questa intercetti una quota degli aumenti derivanti dai rinnovi dei contratti nazionali da collegarsi a incrementi di produttivita' e redditivita': sono alcuni dei punti previsti dall'accordo sulla produttivita' appena firmato a Palazzo Chigi tra imprese e sindacati, ad esclusione della Cgil. Il documento in 10 pagine e sette punti oltre a una Premessa, contiene anche alcune richieste al Governo a partire dalla detassazione del salario di produttivita' e dalla riduzione del cuneo fiscale. Ecco in sintesi cosa prevede il documento:

- PREMESSA: VALORIZZARE ACCORDI PRODUTTIVITA' CON MISURE
STRUTTURALI DI INCENTIVAZIONE: Sindacati e imprese chiedono a Governo e Parlamento di rendere stabile la detassazione del salario di produttivita' per i redditi fino a 40.000 euro lordi con l'imposta al 10% ma anche di applicare uno sgravio contributivo sulla contrattazione di secondo livello.
- 1) RIDURRE CUNEO FISCALE: Ci vuole una riforma strutturale
del sistema fiscale che lo renda ''piu' equo'' e quindi in grado
di ''ridurre la quota del prelievo che oggi grava sul lavoro e
sulle imprese in materia del tutto sproporzionata e tale da
disincentivare investimenti e occupazione''. Le parti comunque
convengono sulla necessita' di ''condividere con il Governo i
criteri di applicazione degli sgravi fiscali e contributivi
definiti in materia di salario di produttivita'''.
- 2) RELAZIONI INDUSTRIALI E CONTRATTAZIONE COLLETTIVA: Il
contratto nazionale dovra' garantire la certezza dei trattamenti
economici e normativi comuni per tutti i lavoratori mentre la
contrattazione di secondo livello dovra' puntare ad aumentare la
produttivita' ''attraverso un migliore impiego dei fattori''. In
pratica il ccnl dovrebbe dare una ''chiara delega'' al secondo
livello sulle materie che possono incidere sulla crescita della
produttivita' quali gli istituti che disciplinano la prestazione
lavorativa, gli orari e l'organizzazione del lavoro. L'obiettivo
di tutelare il potere di acquisto dei salari deve essere
coerente con le tendenze dell'economia, del mercato del lavoro,
del raffronto competitivo internazionale. Una quota degli
aumenti economici derivanti dai rinnovi puo' essere collegata a
''incrementi di produttivita' e redditivita' definiti dalla
contrattazione di secondo livello'' in modo da beneficiare delle
misure di detassazione. La quota restera' parte dei trattamenti
comuni a tutti laddove non ci fosse la contrattazione di secondo
livello.
- 3) RAPPRESENTANZA: entro fine anno dovra' essere definito
un accordo per consentire il rapido avvio della procedura per la
misurazione della rappresentanza in attuazione a quanto previsto
dall'accordo del 28 giugno 2011. Le intese dovranno prevede
disposizioni per garantire ''l'effettivita' e l'esigibilita'
delle intese sottoscritte''.
- 4) PARTECIPAZIONE LAVORATORI NELL'IMPRESA: si chiede che il
Governo eserciti la delega prevista dalla riforma del mercato
del lavoro dopo un approfondito confronto con le parti sociali.
Si chiede un regime fiscale di vantaggio per la previdenza
complementare e un confronto ''per favorire l'incentivazione
dell'azionariato volontario dei dipendenti anche in forme
collettive''.
- 5) FORMAZIONE E OCCUPABILITA': le parti chiedono di
rilanciare e valorizzare l'istruzione tecnico professionale ma
anche di realizzare un miglior coordinamento tra il sistema
della formazione pubblica e privata. Chiedono inoltre al Governo
di agevolare l'attivita' formativa nei casi di cassa
integrazione o mobilita'.
- 6) MERCATO DEL LAVORO: si chiede un confronto al Governo
sui temi del lavoro ''con particolare riferimento alla verifica
sugli effetti dell'applicazione della recente riforma''. Si
punta alla ''solidarieta' intergenerazionale'' con percorsi che
agevolino la transizione dal lavoro alla pensione.
- 7) CONTRATTAZIONE PER LA PRODUTTIVITA': la contrattazione
collettiva dovra' esercitarsi ''con piena autonomia su materie
oggi regolate in maniera prevalente o esclusiva dalla legge''
che incidono sulla produttivita'. In particolare si vuole
affidare alla contrattazione il tema dell'equivalenza delle
mansioni e l'integrazione delle competenze ma anche ''la
redifinizione del sistema di orari e della loro distribuzione
anche con modelli flessibili''. Viene inoltre affidata alla
contrattazione anche le modalita' con cui ''rendere compatibile
l'impiego di nuove tecnologie con la tutela dei diritti
fondamentali dei lavoratori''. Si chiede infine che siano
assunti a livello legislativo ''provvedimenti coerenti con le
intese intercorse e con la presente intesa''.

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