1) SANGALLI: "DIFENDERE IL MERCATO PER TUTELARE IMPRESE E CITTADINI"

1) SANGALLI: "DIFENDERE IL MERCATO PER TUTELARE IMPRESE E CITTADINI"

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16 settembre 2008
Sangalli: “difendere il mercato per tutelare imprese e cittadini”

Sangalli: “difendere il mercato per tutelare imprese e cittadini”

 

“Il fenomeno della contraffazione e le problematiche connesse hanno assunto dimensioni e caratteristiche non più marginali. E ciò che è maggiormente dannoso è la stretta interconnessione fra contraffazione e altri fenomeni, quali lo sfruttamento del lavoro nero, il rafforzamento della criminalità, il proliferare dell’economia sommersa, l’alterazione delle regole della concorrenza, i rischi per la sicurezza e tutela dei consumatori, i mancati introiti per l’erario”. Nel suo intervento nel corso del convegno “Contraffazione: analisi e proposte per la difesa di un mercato legale”, il presidente di Confcommercio, Carlo Sangalli, ha sottolineato la necessità di “interrompere il circolo vizioso nel quale i consumatori alimentano il mercato della contraffazione, favorendo un progressivo ed allarmante allargamento delle tipologie di prodotti illegali”. Per Sangalli,

l’obiettivo comune per istituzioni, forze dell’ordine, organizzazioni di produttori e della distribuzione, consumatori “deve essere quello di intervenire per difendere il mercato che sotto gli attacchi dell’illegalità rischia di indebolirsi ulteriormente, travolgendo i consumatori e mettendo in ginocchio le imprese, soprattutto le pmi che già sono penalizzate, da una parte, dalla profonda crisi strutturale dei consumi e, dall’altra, da una pressione fiscale troppo elevata”. Questo perché la contraffazione, ormai, non è più limitata alla “clonazione di prodotti di lusso, ma è ormai orientata alla riproduzione di prodotti di largo consumo: cresce così il mercato illegale dei giocattoli, dei prodotti alimentari, degli alcolici, delle sigarette, fino ai prodotti farmaceutici”. Quello odierno, insomma, ha continuato il presidente di Confcommercio, è un mercato del falso che “mette oggi più di ieri a repentaglio la salute dei cittadini”. Di qui la necessità, per la prossima campagna  di comunicazione contro la contraffazione, “di usare immagini e toni più forti e aggressivi che possano accrescere la consapevolezza dei consumatori.

Perché solo riuscendo a far capire che i danni causati dall’acquisto di un prodotto contraffatto non si esauriscono al momento dell’acquisto si potrà sradicare quella cultura della deresponsabilizzazione che permea il fenomeno”.

La “moral suasion”, per Sangalli, “deve ovviamente essere accompagnata da altre azioni deterrenti ed in tal senso è positivo che sia stata modificata la norma relativa alle sanzioni pecuniarie per chi acquista prodotti contraffatti, rendendo la sanzione amministrativa meno onerosa ma sicuramente e più verosimilmente applicabile ad ampio raggio”. Da parte sua, Confcommercio “intende continuare ad essere al fianco delle istituzioni e dello Stato in questa battaglia che sappiamo consumarsi senza esclusione di colpi. Il nostro sistema – ha concluso Sangalli - costituisce sicuramente un patrimonio di competenza che può e deve essere sfruttato per iniziative che prevedano un coinvolgimento attivo ed operativo, a livello nazionale e locale.

I risultati raggiunti sino ad ora ove questa collaborazione fra parti sociali e istituzioni c’è stata rafforza la mia convinzione nell’invitare il ministro a far sì che l’esperienza passata di un tavolo di lavoro comune fra gli uffici del Ministero e i rappresentanti di categoria possa trovare ancora spazio con le modalità che egli reputerà più opportune per valorizzare le specifiche peculiarità”.

Per il presidente di Confcommercio Campania, Maurizio Maddaloni, “la contraffazione si combatte con l’intelligence, con l’uso della tecnologia al servizio delle indagini, con l’identificazione delle centrali decisionali del crimine organizzato e spezzando i collegamenti tra le sofisticate strutture finanziare gestite dai clan e i canali internazionali di distribuzione”. “Sì all’intensificazione dei sequestri, alla tolleranza zero contro i commercianti che rivendono griffe illegali – ha aggiunto - e alimentano il mercato dell’abusivismo. Il sequestro nel porto di Napoli o di Genova di qualche containers di merce contraffatta è un vittoria a metà. Bisogna evitare che si produca e si commercializzi merce contraffatta”.

 

 

 

 

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