1) Sangalli: "serve un Patto per la produttività"

1) Sangalli: "serve un Patto per la produttività"

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20 novembre 2010

"Una politica per i servizi, fatta di sostegno all'innovazione, di riqualificazione del capitale umano, di investimenti in ricerca e sviluppo, di un più agevole accesso al credito, di potenziamento infrastrutturale". La richiesta è arrivata dal presidente di Confcommercio Imprese per l'Italia, Carlo Sangalli, a conclusione del convegnoorganizzato da Fedagromercati. "In questi anni - ha detto Sangalli nel corso del suo intervento - la distribuzione ha dimostrato di essere un settore al passo con i tempi, di orientare e delineare mode e tendenze, di evolvere seguendo le trasformazioni sociali ed i comportamenti d'acquisto dei consumatori. Quello che più in generale chiediamo, dunque, è una politica per i servizi, fatta di sostegno all'innovazione, di riqualificazione del capitale umano, di
investimenti in ricerca e sviluppo, di un più agevole accesso al credito, di potenziamento infrastrutturale". "Partire, quindi, dal riconoscimento di come è fatta l'economia reale del Paese è necessario - ha detto ancora Sangalli - per individuare soluzioni che consentano
a tutte le imprese ed in ogni settore di crescere e competere meglio". "Crediamo, inoltre, che occorra puntare sull'innovazione perché si tratta di un grande volano di crescita per sostenere una ripresa che sia più robusta e ipù rapida del previsto" ha aggiunto il presidente di Confcommercio. "Basti pensare, ad esempio, all'impatto di un'innovazione, non solo tecnologica ma anche organizzativa, diffusamente applicata - ha spiegato quindi Sangalli - anche alla filiera ortofrutticola nell'ottica di renderla sempre pù efficiente. Per questo guardiamo con grande attenzione all'impegno per la maggiore produttivià lungo tutta la
filiera che va dalla produzione alla vendita al consumatore finale e a politiche orientate al mercato, all'innovazione di prodotto e di processo, all'utilizzo di moderne infrastrutture logistiche, alla ricerca di una visione d'insieme degli interessi in gioco".
"Il commercio italiano, liberalizzato, concorrenziale e senza incentivi a carico della finanza pubblica, la sfida per la maggiore produttivià l'ha fatta propria da tempo", ha affermato ancora Sangalli sottolineando che "oggi serve, dunque, qualcosa in più: una qualità di filiera per garantire sicurezza, rintracciabilità, igiene e qualità dei prodotti, innovazione lungo
la catena del valore, servizio di trasformazione industriale ed artigianale, servizio commerciale, valorizzazione delle economie di scala e di aggregazione per i sistemi delle piccole imprese operanti in contesti omogenei, come i distretti o le reti d'impresa".
"Da parte nostra - ha concluso il presidente di Confcommercio - siamo disponibili ad un confronto costruttivo con tutti gli attori della filiera al fine di verificare la possibilità di raggiungere un 'Patto per la produttività' che, peraltro, ben attiene al tema generale del rilancio dell'economia del nostro Paese".

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