Bondi: “valorizzare lo sfruttamento del nostro patrimonio artistico”

Il ministro per i Beni e le Attività Culturali, Sandro Bondi, ha chiuso con il suo intervento i lavori della prima giornata della Conferenza Confturismo di Torino illustrando il lavoro che il Dicastero di cui è titolare sta facendo per attrarre il turismo nel nostro Paese. “Una delle ragioni per cui fatichiamo sempre più ad intercettare la domanda turistica – ha esordito – è la nostra incapacità di sfruttare e valorizzare il nostro immenso patrimonio artistico. Non basta il nostro ruolo di leader nel recupero e nel restauro di questo patrimonio, se si pensa che tra i primi dieci musei più visitati del mondo non ce n’è neanche uno italiano”. Per cambiare questo stato di cose, si è deciso di “introdurre nel comparto dei beni culturali una capacità manageriale che finora non c’è stata”. E allo scopo, Bondi ha annunciato la creazione di una nuova direzione generale del Ministero che sarà affidata non ad uno studioso, ma appunto ad un manager. C’è poi un problema, storico, di esiguità delle risorse. Per ovviarvi, si impone una razionalizzazione della spesa che “sarà concentrata sul nostro immenso patrimonio archeologico e museale, facendolo diventare un fulcro dello stesso sviluppo economico del Paese”. E proprio nel 2009, ha annunciato Bondi, verranno avviati in questo senso tre grandi progetti pilota che interesseranno al Nord l’Accademia di Brera, al Centro i Fori Romani ed al Sud l’area archeologica di Pompei.

“Non dobbiamo solo far conoscere l’Italia agli stranieri – ha concluso il ministro – ma anche agli italiani l’Italia dei piccoli borghi, che formano un formidabile tessuto turistico spesso sconosciuto”.

A.     M.