4) VELTRONI: "FARE UNA VERA POLITICA PER IL TURISMO, SERVE IL MINISTERO"

4) VELTRONI: "FARE UNA VERA POLITICA PER IL TURISMO, SERVE IL MINISTERO"

DateFormat

31 gennaio 2009
Veltroni: “fare una vera politica per il turismo, serve il Ministero”

Veltroni: “fare una vera politica per il turismo, serve il Ministero”

 

“Per chi lavora nel turismo vale ciò che è vero anche per scuola e ricerca: ogni politico vi dirà che sono fondamentali”. Al segretario generale del Partito Democratico, Walter Veltroni, non è evidentemente mancata la sincerità nell’intervento alla Conferenza Confturismo di Torino.

La stessa che ha adoperato per sottolineare che “occorre dire la verità: siamo in un momento particolare della nostra storia, la crisi è molto profonda. L’Italia non ha tempo, bisogna avere una gran fretta per fare un Paese diverso, pure in tempi così difficili”. Il nostro Paese, per Veltroni, ce la può fare perché “ha immense possibilità, a condizione che le sappia sfuttare”. Tre gli esempi fatti dal segretario del PD: le pmi, la riconversione ambientale dell’economia e, appunto, il turismo. “E’ difficile – ha detto - trovare in un Paese solo tutte le diverse opportunità che offriamo noi. Siamo una specie di enciclopedia del mondo. Ci sono tutti i fondamentali per fare un buon lavoro, ma la realtà è diversa. Ci sono realtà positive come Torino, dove è possibile realizzare gli obiettivi, accanto ad altre dove il discorso è completamente diverso”.

Come operare, allora? Per Veltroni “il turismo ha necessità di fantasia e volontà da parte degli amministratori locali, ma non basta. Il decentramento alle Regioni non significa che l’Italia non debba avere una politica nazionale per il turismo. Se la nostra quota sul turismo mondiale è scesa dal 10,8 al 4,9% negli ultimi dieci anni è anche perché, al contrario della Spagna, non ci siamo occupati abbastanza di infrastrutture preferendo andare per fiere”.

La ricetta del segretario del PD è che “il turismo diventi sistema, facendo intorno a lui delle scelte strategiche: se si vuole ‘spingere’ la Sicilia non ci può essere una rete ferroviaria come quella che c’è oggi”. Serve poi “fare un lavoro per favorire il turismo familiare”, “non tagliare, come oggi avviene, i fondi alla cultura: il Paese cresce se si investe sulle sua particolarità” e, soprattutto, “un Ministero del Turismo per dare un segnale di come il settore sia una priorità strategica e coordinare il lavoro delle Regioni”.

 

A.  M.

Banner grande colonna destra interna

Aggregatore Risorse

ScriptAnalytics

Cerca