Aumenta il numero dei pensionati attivi

Aumenta il numero dei pensionati attivi

Secondo la ricerca "La responsabilità di diventare un anziano attivo" dell'Associazione 50&Più oggi è al lavoro il 14,1% dei pensionati italiani, con un incremento del 3,6% rispetto al 2008.

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13 dicembre 2017

Lavorare dopo la pensione è una realtà che oggi riguarda il 14,1% dei pensionati italiani, con un incremento del 3,6% rispetto al 2008 quando ad essere attivi erano il 10,5% dei nostri concittadini in pensione. A delineare il quadro è la ricerca  "La responsabilità di diventare un anziano attivo" dell'Associazione  50&Più e realizzata da Ermeneia-Studi & Strategie di Sistema, condotta su un campione di 1.700 individui, uomini e donne dai 50 ai 70 anni e  oltre, distribuito su tutto il territorio nazionale. L'impegno lavorativo dei pensionati, segnalano gli analisti,  sembrerebbe destinato a salire, visto che la propensione al  prolungamento della vita lavorativa dopo l'entrata in quiescenza  interessa una parte significativa degli intervistati: il 34,5%  dell'intero campione ritiene infatti "certamente o probabilmente utile e necessario" svolgere un'attività di lavoro dopo la pensione. Un  orientamento che vede favorevole il 38,3% dei 50 59enni e il 35,8% dei 60-69enni. Ma non solo. La percentuale si mantiene elevata anche per i 70enni e oltre (29,9%). Le ragioni che spingono a intraprendere un'attività lavorativa oltre i limiti anagrafici del pensionamento sono le più varie e la principale  è per il semplice piacere di continuare a essere attivo anche tramite  il lavoro. La pensa così il 50,3% degli intervistati, più gli uomini  (53,1%) che le donne (46,8%). Ma c'è anche la necessità di poter  disporre di un reddito ulteriore rispetto alla pensione per il 45,9%  degli intervistati, percentuale che sale al 57,2% nella fascia di età  50-59 anni. Non solo. Stando alla ricerca di 50&Più, il 16,2% degli  uomini e 13,2% delle donne, vede il lavoro come un modo per rimanere  aggiornati su quanto avviene nel mondo e, inoltre, lavorare anche da  pensionato permette di avere un ruolo sociale più importante (per il  16,6% degli uomini e l'11,5% delle donne). Infine, il 10% degli  intervistati continua o continuerà a lavorare perché ha un'azienda o  un'attività autonoma. "Dietro ai dati sul forte aumento dell'occupazione degli  ultracinquantenni, diffusi anche in questi giorni dall'Istat, c'è  anche il desiderio o la necessità di doversi impegnare nel lavoro  anche dopo la pensione", commenta Gabriele Sampaolo, segretario  generale di 50&Più."D'altra parte -prosegue- dobbiamo fare i conti sia con il progressivo aumento dell'innalzamento della speranza di vita sia con la  prospettiva di ricevere pensioni più magre". Pertanto, osserva Sampaolo, "pur non rinunciando a perseguire un giusto trattamento  pensionistico, è del tutto legittimo restare attivi anche attraverso  una attività lavorativa che segua le proprie attitudini e  aspirazioni".

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